Tutti siamo in qualche modo condizionati da alcuni fattori che influenzano ogni tipologia di cittadino, come le bollette, uno dei grandi temi che sono divenuti di primo piano proprio nell’ultimo anno. Siamo anche culturalmente portati a considerare le bollette come qualcosa di “obbligatorio” o quasi, in quanto il mancato pagamento delle bollette comporta problemi di varia natura, come ad esempio il distacco della fornitura energetica. Non a caso, per contrastare il caro costi, il governo Draghi ha dovuto ampliare e prorogare il blocco dei prezzi per buona parte del 2022.
Ma esistono anche delle situazioni che non ci obbligano al pagamento delle bollette, quali sono quelle che non bisogna pagare?
Allerta bollette: attenzione, ecco quali non pagare
Anche se appare come qualcosa di “assoluto” ed invalicabile, la bolletta enegetica, ossia la fattura che evidenzia il saldo da contribuire entro un determinato lasso di tempo, è oramai strutturata attraverso vari fattori e condizioni legali.
Non ha una vera e propria scadenza ma la bolletta è incentrata in un meccanismo di funzionamento che può portare in alcuni casi a non dover corrispondere quanto pattuito dal fornitore, a fronte della cosiddetta prescrizione.
In buona sostanza una volta oltrepassato un lasso di tempo, una bolletta che non è stata sollecitata non può essere utilizzata ed “impungata” nei confronti del titolare da parte dell’azienda enegetica.
Dipende però dal tipo di fornitura e dall’età della bolletta, ossia da quando è stata emessa, ad esempio quelle della luce emesse fino al 2 marzo 2018, hanno una prescrizione di 5 anni, che diventano 2 dal giorno successivo.
Discorso simile per quelle del gas che sono di 5 anni fino al 1° gennaio 2019, che diventano 2 dal 1° gennaio dello stesso anno, mentre per l’acqua il discorso si applica dal 1° gennaioo 2020.
Questo significa che ogni fattura non sollecitata che oramai risulta “scaduta” in tal senso può non essere pagata senza ripercussioni.
