Se oggi siamo quasi “annoiati” e disturbati dalle telefonate “moleste” come quelle contrassegnabili come “SPAM”, in un passato non così lontano anche solo ricevere una telefonata da qualcuno era addirittura considerabile un piccolo miracolo, ovviamente in ambiti temporali oggi “lontani” ma solo temporalmente. Il gettone telefonico, come il modello TIMO di cui ci occuperemo oggi è considerabile uno dei primi reali tentativi riusciri di fornire le telefonate presso una utenza privata a partire dagli anni 20 e 30 del Novecento.
Il gettone telefonico era stato concepito qualche decade addietro, ed è stato introdotto in Italia negli anni 20.
Ma oggi quanto può valere un gettone telefonico di questo tipo?
Gettone telefonico TIMO anni 30, se lo trovi sei ricco – VALORE UFFICIALE
In Italia i gettoni telefonici sono stati “concepiti” con lo sviluppo delle prime aziende statali adibite alla diffusione delle comunicazioni telefoniche, e la prima forma di gettone telefonico è stta concepita dalla Stipel, ossia Società telefonica interregionale piemontese e lombarda, attiva ai tempi nelle attuali regioni corrispondenti diPiemonte, Valle d’Aosta e Lombardia.
Istituita nel 1924, Stipel ha concepito i primi gettoni nel 1927, mentre i primi gettoni della società TIMO, ossia Telefoni Italia Media Orientale che aveva attività presso l’area tirrenica ed emiliana (con sede a Bologna) ha concepito i primi gettoni nel 1928.
Riconoscibili dalla forma romboidale del proprio “logo”, i gettoni TIMO con il secondo dopoguerra furono progressivamente modificati ed assorbiti poi con il modello unificato a partire dal 1959 per poi essere inglobata come società nel 1964 nella SIP, divenuta nel frattempo il servizio telefonico nazionale del nostro paese.
Nel frattempo TIMO aveva concepito vari gettoni anche di diverse leghe, ad esempio un esemplare del 1928 è già molto raro, concepito in lega metallica nichelata con la doppia scalanatura.
Un esemplare ottimamente conservato vale tra i 150 ed i 300 euro se in condizioni pari al nuovo, mentre un esemplare concepito in una lega diversa, negli anni 30, conosciuta come zamak (a base di zinco) può valere qualcosa in meno ma comunque può superare i 200 euro come valore massimo.
E’ importante valutare lo stato di conservazione ma anche altri dettagli che possono fare la differenza come ad esempio lettere con errori oppure dettagli particolari che possono distinguere un esemplare dalla massa, in questi casi il gettone può raddoppiare o anche quadriplicare il valore.