Gli italiani amano scommettere e “giocare” d’azzardo, nomenclatura che non è concettualmente gradita e non associata subito alle varie forme di lotterie ad estrazione, come i gratta e vinci, il Lotto ed il Superenalotto, con quest’ultima forma di lotteria che si distingue dalla maggior parte in vigore perchè, pur essendo comunque associata all’estrazione di numeri, non ha un importo fisso di vincita che è determinato dalla quantità di numeri indovinati ma anche dalla tipologia di montepremi, in cui il premio “Massimo” consiste nell’indovinare i 6 numeri estratti.
6 al SuperEnalotto: pazzesco, ecco quanto si può vincere oggi
Statisticamente il Superenalotto è il gioco ad estrazione basato sul concetto di lotteria più difficile al mondo, finora meno di 130 volte, dal 1997 ad oggi, il 6 è stato indovinato, comportando in oltre 25 anni di “carriera” vincite importanti e sempre molto diverse.
Proprio pochi giorni fa è stato ottenuta la vittoria maggiormente rilevante e considerevole della storia del Superenalotto con oltre 371 milioni di euro, vinti però non da una singola persona ma da 90 persone che hanno giocato attraverso il medesimo sistema, concepito per aumentare le probabilità di vittoria.
Questa forma di gioco è riuscita a mantenere un grande successo nonostante le scarse probabilità di vincita concreta anche con la possibilità di utilizzare sistemi.
In questo modo ogni vincitore si è aggiudicato più di 4 milioni di euro, le altre vittorie più grandi sono comunque abbastanza recenti e sono riscontrabili nell’estrazione vincente di Montappone (Fermo) da 156 milioni di euro nel 2021 e 209 milioni di euro nel 2019 in provincia di Lodi.
Entrambi questi casi hanno visto invece la vittoria di un singolo partecipante, attraverso tra l’altro la comune schedina di pochi euro giocata.
Ad ogni “sbanco” del montepremi, questo non si azzera ma resta comunque su percentuali importanti in ambito di vittoria, attualmente dopo la recente vittoria il montepremi ottenibile azzeccando il 6 al Superenalotto ammonta a 56.600.000 €.
