Monete e banconote che fanno parte da oltre due decadi della normalità di tutti i giorni sono state concepite tempo addietro da parte dell’Unione Europea, che ha provveduto a passare in rassegna vari bozzetti ed esemplari di prova prima di trovare la “quadratura” in 8 esemplari di carta moneta dal taglio differente. Tuttavia le banconote dell’euro hanno già riscontrato qualche cambiamento importante nell’ottica della trasformazione del denaro.
Queste banconote dell’euro scompariranno a breve: ecco quali
Infatti degli appena menzionati 8 esemplari di carta moneta, solo 7 continuano ad esserne prodotti, in quanto a partire dalla seconda serie di banconote, inaugurata nel 2012 a partire dalla 5 euro, è il taglio da 500 euro a non essere più stampato da nessuna nazione delle quasi 30 che oggi fanno ricorso all’euro.
La motivazione, ufficializzata anche tempo addietro dalla Banca Centrale Europea, è facile da comprendere, ed è inerente all’elevato potere d’acquisto di questo taglio monetario spesso sfruttato per trasferimenti illeciti e per eludere i vari controlli, inclusi quelli fiscali, come facile da immaginare infatti basta un ridotto numero di queste banconote per “spostare” ingenti quantitativi di denaro. Le banconote da 500 euro continueranno ad essere per sempre valide anche se il numero, già ridotto rispetto ad altre forme di carta moneta, è destinato ad esaurirsi.
Sorte analoga sembra essere certificata anche per la banconota da 200 euro, per le stesse motivazioni apportate per la “sorella maggiore”, unitamente alla tendenza di ridurre le transazioni con contanti di una certa entità, realtà sempre più “normale” anche in nazioni come l’Italia dove i contanti sono regolarizzati e “limitati” in modo non sempre apprezzato da tutti.
A partire dal prossimo anno la BCE avvierà l’iter che porterà allo sviluppo di nuove forme di carta moneta, la terza serie delle banconote dell’euro che molto probabilmente sarà sviluppata in “soli” 6 esemplari, da quello minore da 5 euro fino a quello da 100 euro.
