Il salume è per definizione un prodotto tipicamente italiano, estremamente diffuso e differenziato nelle tantissime forme e “foggie” che sono predominanti sia a livello nazionale che regionale e che costituiscono nella maggior parte dei casi la terminologia utilizzata per gli insaccati. Non tutti i salumi però sono insaccati, in quanto alcune forme come ad esempio le varie tipologie di prosciutto non presentano la presenza in una struttura come un budello. I salumi solitamente non fanno “rima” con “salute”, ed è proprio questa una delle più grandi forme di critica che dal punto di vista alimentare possono essere mosse verso questi alimenti così caratteristici ed amati, ma quali sono i salumi che possono essere considerati più salutari?
I 5 salumi più salutari: ecco la nuova classifica secondo gli esperti
Il prosciutto cotto va indubbiamente indicato come salutare, ovviamente privilegiando quello di buona qualità, non necessariamente “magro”. Presenta una cottura ed una forma di preparazione che lo rende molto digeribile anche per bambini ed anziani, ed è dotato anche di buone caratteristiche sazianti.
Da menzionare il lonzino, un insaccato che deriva dal lombo del maiale disossato, una lavorazione simile alla Lonza che proviene quindi da una sezione molto pregiata di questo salume in particolare. Ha un colore chiaro ed un gusto delicato, presenta una preparazione piuttosto semplice e che nella giusta misura non è dannosa per la salute.
Il culatello viene considerato come il salume più simile al prosciutto crudo ma più pregiato e selezionato, infatti è meno salato e calorico (meno di 200 calorie per etto). Perfetto per gli aperitivi.
Anche il prosciutto crudo, se scelto nella variante magra non è assolutamente da disprezzare, anche se la presenza di sodio può essere un ostacolo per chi soffre di ipertensione.
La bresaola viene considerato il salume più sano in assoluto, anche perchè fortemente legato ad un concetto di insaccato non cotto, speziato e che presenta tocchi di carne molto pregiata.
