Basilico: tutti sbagliano a innaffiarlo, ecco perchè e come si fa davvero

Il basilico è una pianta aromatica abbastanza esigente in termini idrici. Al contrario invece di rosmarino e salvia. In primavera e in autunno, andrebbe annaffiata una volta al giorno così da avere sempre il terreno umido ma non troppo bagnato. Capita però di dover bagnare terreno più spesso e viceversa. Per capire se si deve annaffiare o meno, si può inserire il dito nel terreno, così da vedere se è asciutto o no. Se è asciutto allora va annaffiato, sennò si può evitare. Questo metodo è utile soprattutto nelle giornate di pioggia o molto uggiose, quando il terreno potrebbe trattenere più acqua del solito.

Basilico: tutti sbagliano a innaffiarlo, ecco perchè e come si fa davvero

In estate, quando fa estremamente caldo, può capitare che bisogna annaffiarla anche due volte al giorno. Si può anche fare uno strato di pacciamatura, così da rendere il terreno più umido.

Il basilico non va comunque annaffiato troppo, perché si potrebbero avere delle conseguenze e far morire la pianta. Lo stesso vale anche per il concime, non bisogna esagerare.

Il basilico ama molto l’acqua ma non bisogna metterne troppo e farlo affogare. Come abbiamo detto prima, mettere il dito prima di annaffiare è la soluzione migliore per capire in che stato è il terreno. Se l’acqua è troppa lo possiamo notare dalle foglie cadenti e molli, da foglie gialle che tendono a cadere e da striature nere e marroni alla base del tronco, il quale è sintomo di marciume.

Per cercare di salvare la pianta in queste condizioni, ovviamente la prima cosa da fare è smettere di innaffiarla ed eliminare le foglie gialle, che ormai sono irrecuperabili. Elimina anche la parte malata, così da farne sviluppare dei nuovi rami. Lascia più asciugare il terreno e le radici scavando con molta attenzione intorno alla pianta. Dunque anche se non sembra, si tratta di una pianta estremamente delicata.

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