L’idea stessa del bonus applicata alla quotidianità da parte dello stato attraverso le richieste e le decisioni dei vari enti e ministri costituisce una realtà oramai acquisita, che anche a fronte delle varie condizioni di crisi determinate dal Covid e dalle condizioni come l’inflazione in aumento, è divenuta una forma di vera normalità. Anche in questa prima parte di 2023 il concetto di bonus è stata largamente applicata in varie tipologie, sia derivanti dalla precedente legislatura, sia che “ex novo”.
Bonus Marzo 2023: ecco chi può ancora richiederli
Il mese di marzo corrisponde alla scadenza di varie tipologie di bonus, ad esempio quello inerente al blocco dei rincari in bolletta, che corrisponde ad un’agevolazione potenziata dall’esecutivo Draghi nel 2022 per le fasce di popolazione dal reddito più basso, tenendo conto dell’ISEE.
Fino al 31 marzo quindi chiunque abbia fatto richiesta dell’ISEE più recente potrà godere di un automatico “non aumento” dei prezzi.
Rinnovate invece altre forme, come il Bonus Psicologo che è stato confermato rispetto al 2022 e che può essere richiesto dai soggetti beneficiari soprattutto coloro che necessitano di un percorso psicoterapico. Per il 2023 sono state confermate le fasce di reddito ISEE che corrisponderà ad una forma di voucher utilizzabile per ridurre l’importo da pagare per le terapie legate alla salute mentale, che potranno essere da 600 euro fino a 1500 euro.
Discorso ancora diverso per il famoso trattamento integrativo viene erogato direttamente in busta paga conosciuto come Bonus Renzi o anche Bonus 100 euri che viene corrisposto direttamente dal datore di lavoro in busta paga, anche in questo caso non è infatti necessaria una domanda vera e propria, ma fa testo il reddito del titolare.
A marzo 2023 compie anche un anno la prima applicazione dell’Assegno Unico per famiglie, una forma “accorpativa” di tutti i bonus e le agevolazioni concepite per i nuclei familiari che hanno figli, come gli assegni familiari.
