Bonus casa 2023: ecco come iniziare a ristrutturare casa con agevolazioni

Sono numerosi i bonus casa accessibili nel 2023, riguardano l’edilizia, l’energia e tanto altro. Ci sono in particolare quelli dedicati alla ristrutturazione della casa. Vediamoli insieme e capiamo come funzionano.

Alle agevolazioni in vigore da prima, alcune rivisitate, si aggiungono proroghe previste dalla Legge di Bilancio 2023. Fino al restyling del super bonus all’acquisto di case green.

Bonus casa 2023: come funziona

La prima novità è il bonus acquisto case green, per favorire il rilancio del mercato immobiliare. Consiste in una detrazione IVA del 50% a fronte dell’acquisto, effettuato entro il 31 dicembre 2023, di abitazioni di classe energetica A o B ai sensi della normativa vigente, acquistate direttamente dalle imprese costruttrici. L’agevolazione fiscale è ripartita in 10 quote a partire dall’anno della spesa, quindi una all’anno.  Possono avere il bonus tutte le persone fisiche che sono intenzionate ad acquistare una casa con la classe energetica definita sopra.

La classificazione degli immobili deriva del Decreto Ministeriale n 162, che definisce il nuovo APE (Attestato Prestazione Energetica), unico per tutte le Regioni, con una metodologia di calcolo della classe energetica degli edifici uniforme a livello nazionale. In particolare, la classificazione energetica degli immobili.

Superbonus al 90%

Superbonus scende al 90%, ovviamente sono esclusi gli interventi sulle unità unifamiliari per cui il bonus resta al 110 fino al 31 marzo 2023 a patto che siano stati completati il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022. Il Superbonus 110% per gli interventi nei Comuni colpiti da eventi sismici rimane in vigore fino al 2025.

Inoltre il Decreto Aiuti ha differito la possibilità di fruire dell’agevolazione piena ai condomini che hanno deliberato i lavori entro il 18 novembre 2022 e hanno presentato la CILAS (CILA Superbonus) entro il 31 dicembre 2022. Possono fruire delle agevolazioni al 110% anche i condomini che hanno deliberato i lavori dal 19 al 24 novembre e hanno presentato la CILAS entro il 25 novembre 2022.

Dal 16 febbraio, Il Governo ha bloccato lo sconto in fattura e la cessione del credito per i lavori attivati successivamente a quella data.

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