La cucina italiana è ricca come pochissime altre di alimenti divenuti iconici anche al di fuori del contesto nazionale, diventando anche prodotto da esportazione, come la pizza, la pasta, ma anche più nel dettaglio la mozzarella, il Parmigiano Reggiano e una grande quantità di salumi come la bresaola, spesso considerata la versione “salutare” o comunque meno dannosa tra gli insaccati. La bresaola infatti prevede una lavorazione specifica che rendono il consumo adatto anche a categorie solitamente “a rischio”. Ma la bresaola si può mangiare in gravidanza?
Si può mangiare bresaola in gravidanza? La risposta sorprendente
La produzione della bresaola, per essere considerata tale, non prevede cottura e fa ricorso di alcune particolari tipologie di carni e di tagli specifici. E’ un insaccato ma non un salume, in quanto il prodotto viene stipato all’interno di un budello e sottoposto ad una stagionatura in condizioni ambientali particolari, dopodichè sono aggiunte le varie spezie.
E’ un insaccato tendenzialmente più leggero rispetto al salame ed alla maggior parte delle tipologie di prosciutto.
Tuttavia è sconsigliabile il consumo di bresaola in gravidanza in quanto alimento crudo, sottoposto a stagionatura ed affumicatura, condizioni che potrebbero portare a diverse malattie piuttosto debilitanti per la madre e che potrebbero influire sulla salute del feto ad esempio Ipertensione gestazionale, diabete gravidico e ma anche Toxoplasmosi, che può portare addirittrura al decesso del feto.
In quasi tutte le forme di bresaola di buona qualità e non confezionate il rischio non si pone, tuttavia per essere sicuri di rappresentare un fattore “sicuro” sarebbe meglio la porzione di bresaola dopo averla cotta ad una temperatura di almeno 60 gradi, riducendo così al minimo la possibilità di contrarre questa malattia.
In casi generici, i prodotti come i salumi costituiscono una forma di situazione “off limits” per le gestanti, la bresaola resta “meno negativa” ma è comunque da considerare con attenzione.
