Prelevare contanti è divenuto rapidamente, in senso relativo, parte della normalità, in modo particolare dagli anni 90 in poi, con l’affermazione di strumenti come le carte prepagate, che hanno messo a disposizione le tessere di pagamento e prelievo senza fare ricorso per forza al conto corrente.
Fate molta attenzione a questa cosa quando prelevate contanti
I contanti sono da tempo orami regolamentati nell’uso pratico (e non sulla proprietà) in quanto rappresentano il principale “veicolo” di evasione fiscale, in quanto è molto difficile tener traccia delle transazioni se non opportunamente fatturate e regolamentate, problema che non si pone per i pagamenti elettronici.
E’ per questo motivo che le transazioni con i contanti, così come i prelievi sono regolamentati da “soglie”, che sono generalmente legati a limiti imposti dalla singola banca, e più in generale sono dovuti ad una forma di limite imposto su base mensile di 10 mila euro.
Se sono prelevati importi maggiori nell’arco di un mese, l’UIF, l’unità che si occupa di scoprire attività legate al riciclaggio di denaro, può lecitamente chiedere alla banca di scoprire l’entità di questi prelievi così sostanziosi da parte del titolare.
Oltre a questa forma di limite, comunque molto elevato per la maggior parte della cittadinanza, permane il rischio “truffe” ai prelievi, che possono essere incentrati sulla volontà di “carpire” le nostre forme didenaro presso le fessure adibite (attraverso un sistema di “blocco” di carta o contanti) oppure anche solo nelle intenzioni di rubare le informazioni, attraverso l’uso di skimmer piazzat ad esempio dove si è soliti inserire la tessera, quindi in corrispondenza della fessura adibita.
Lo skimmer è per l’appunto uno strumento di lettura di informazioni sulla tessera che viene opportunamente modificato dai malintenzionati, nell’ottica di rubare le informazioni sulla tessera, così da poterla clonare successivamente.
Per questo motivo è sempre una buona idea notare eventuali modifiche o cambiamenti dell’ATM.
