Il costo delle risorse provenienti da risorse fossili è sulla bocca di (quasi) tutti, sia perchè assolutamente fondamentale nell’immediato ma anche perchè costituisce un argomento che continuerà a far discutere molto sia le alte sfere dei governi ma anche i normali cittadini. Questioni come il prezzo del gas, che hanno portato a decisioni anche importanti da parte dei vari governanti, in quanto il prezzo di questa risorsa ha subito un vero incremento di diversi punti percentuali, raggiungendo il “picco” nl 2022. Ma il costo del gas oggi appare in forte decrescita, avendo raggiunto valutazioni paragonabili a quelle di diversi anni fa.
Prezzo del gas a livelli minimi: ecco il dato che fa sperare tutti
Il costo del gas come quello di qualsiasi altra risorsa viene modificato in modo specifico dalla richiesta degli stati che non sono dotati di approvvigionamenti propri di risorse simili e che quindi devono fare ricorso alle importazioni, come buona parte delle nazioni europee.
La guerra in Ucraina ha aumentato di molto questa necessità, non è un caso che per mesi i vari governi hanno avuto a che fare con costi molto elevati in ambito di approvvigionamento in quanto il gas naturale (metano in primis) viene soprattutto acquistato per poi essere raffinato e disposto presso le varie centrali.
I vari cambi di partner commerciali, ma anche la nuova disposizione europea sono fattori che hanno diminuito la richiesta di gas, e le varie nazioni come l’Italia e la Germania, due tra le realtà che maggiormente necessitano di importazioni di gas hanno portato a riempire i silos per oltre il 70 % della capienza, e di recente questo ha portato ad una riduzione del prezzo del gas pari a 30 euro al megawattora, che non si verificava dal 2021.
E’ comunque una media sensibilmente alta, ma questo potrebbe significare per il dopo estate 2023 nessun incremento del prezzo di questa risorsa.