Hai questo particolare francobollo raro? Ecco quanto vale

La storia della filatelia non è così antica come qualcuno potrebbe pensare in quanto il concetto di affrancatura, nato con la concezione del francobollo risale ad un contesto temporale molto preciso e specifico, ossia la prima metà dell’Ottocento, per poi trovare una concreta affermazione a partire dai decenni successivi. Rapidamente infatti i vari stati hanno compreso l’utilità e l’importanza dei pezzi filatelici fino a diventare questa un’invenzione indispensabile che da quasi due secoli continua a mantenere una  enorme influenza anche culturale. Trovare un francobollo raro è infatti non solo il “sogno” di una sequela di appassionati che è in aumento con la diffusione di Internet, ma costituisce qualcosa di ambito da praticamente tutti.

Hai questo particolare francobollo raro? Ecco quanto vale

Come qualsiasi altro oggetto da collezione anche un francobollo viene considerato raro se presenta alcune peculiarità, come una buona condizione  di conservazione, un aspetto riconoscibile ma anche una rarità testimoniata dalla storia e dalla richiesta del mercato.

Se ogni anno tutte le nazioni dotate di un adeguato supporto postale, i pezzi divenuti iconici in quanto rari sono pochi, ma non così impossibili da identificare.

Il nostro paese ha fornito numerosi esemplari dalla conclamata rarità, fin da prima dell’ufficializzazionedi paese unificato: già a partire dalla metà del 19° secolo infatti tutti gli stati pre unitari si sono distinti per la realizzazione delle proprie emissioni filateliche, una realtà interessante è stata rappresentata dal Regno Lombardo-Veneto, una forma di stato “vassallo” dell’impero Austro Ungarico.

Durante questo periodo il Regno Lombardo-Veneto ha concepito dalla metà dell’Ottocento diversi francobolli sia postali che concepiti per i giornali, come i “testa di Mercurio”, una serie di 4 francobolli dal diverso valore e colore, da 3 centesimi fino a 3 lire.

Peculiarità è l’assenza di una dentellatura, tutti presentano la testa del dio romano Mercurio, e sono tutti rarissimi, quasi introvabili: la serie completa può valere più di 100 mila euro, mentre un singolo esemplare, come quello in foto può valere da 30 mila fino a 80 mila euro.

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