Non fare mai questi errori sulla fattura elettronica: ecco quali sono

Il concetto di digitalizzazione applicato al contesto finanziario riguarda una parte sempre più importante di cittadini e lavoratori in Italia, che tradizionalmente ma anche nei numeri effettivi, è composto prevalentemente da dipendenti e piccoli imprenditori, questi ultimi, per forza di cose devono fare i conti con una gestione dei guadagni e calcoli delle imposte e dichiarazione dei redditi che di recente passa attraverso la fattura elettronica, secondo una normativa di obbligo recente. Ma quali sono gli errori più comuni legati proprio alla fattura elettronica?

Non fare mai questi errori sulla fattura elettronica: ecco quali sono

La fatturazione elettronica è divenuta obbligatoria per tutti i titolari di partita IVA dal 2019, dopo esser stata impiegata dalle varie sedi della pubblica amministrazione, è divenuta altrettanto d’obbligo anche per i lavoratori indipendenti che non fanno ricorso alla partita IVA tradizionale, ad esempio i titolari di regime forfettario.

E’ essenziale per tutte queste figure fare ricorso ad un provider che fornisce sistemi di fatturazione elettronica compatibile con i sistemi dello Stato, così da sviluppare una gestione adeguata delle fatture.

Tutte le fatture sono controllate e gestite dalla Pubblica Amministrazione dal sistema di interscambio, definito SdI, che ad esempio può rifiutare una fattura in caso di errato contenuto ma anche nella dimensione o il formato del file, oppure l’autenticità della firma.

Quasi immediatamente poco dopo la ricezione della fattura la PA se riscontra alcune irregolarità risponde al titolare con una “ricevuta di scarto” invitando a correggere con una nota di credito oppure con l’emissione di una nuova fattura elettronica, solitamente entro 5 non si presentano problemi.

Tra quelli più comuni che richiedono il rifacimento o la nota di credito spiccano quelli di descrizione della fattura elettronica o nella parte numerica, non è invece considerata fondamentale e quindi non richiede una correzione un fenomeno di errore considerato facoltativo, ad esempio l’IBAN errato in fase di stesura, oppure indirizzo PEC o codice destinatario incorretti.

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