Elemento forondamentale di qualsiasi forma di contesto lavorativo dipendente, dove esiste un lavorante ed un datore di lavoro, la busta paga è un forma di documento che rappresenta l’evoluzione fisica e concettutale del tradizionale “contenitore” di denaro utilizzato fino ad epoche non così antiche per elargire il salario, corrispondente alla mensilità, nella maggior parte dei casi.
E’ così entrata a far parte della normalità e del dialogo comune che viene associata anche allo status di lavoro e condizione professionale. Ma come leggere la busta paga, che è molto di più del calcolo dello stipendio?
Come leggere la busta paga? Ecco la GUIDA passo-passo
Documento essenziale per certificare la prestazione lavorativa ma anche il rapporto di lavoro, indifferentemente dalla tipologia e dalla mansione, la busta paga ha una struttura abbastanza definita da essere concepita come “standard” in vari settori.
La parte superiore, definita a”testa” indica prevalentemente le informazioni della ditta/datore di lavoro, quelle del lavorante ed i principali elementi retributivi.
Quindi possiamo trovare mese di retribuzione, dati dell’azienda, quelli del lavoratore ed in entrambi i casi dati anagrafici e riferimenti contrattuali, prevalentemente quelli conosciuti come cognome e nome, posizione INAIL e INPS, numero di matricola aziendale, data di assunzione ed eventuale data di fine rapporto, tipo di CCNL, mansione e via discorrendo. Presente anche la paga base (definita talvolta minimo tabellare) oltre alla contingenza (un importo fisso non aggiornato da più di 20 anni e l’EDR, l’elemento distinto della retribuizione ossia un importo di € 10,33 per tredici mensilità.
La parte centrale è quella inerente al calcolo delle ore lavorate, ma anche tuttta l’indennità, quindi ferie, permessi, ma anche le ore di straordinario, e se presente anche 13esima e 14esima, anticipi sul TFR, premi di produttività e simili.
La parte conclusiva è quella maggiormentte difficile da definire in quanto sono presenti i vari calcoli contributivi ed i dati fiscali , ad esempio l’imponibile fiscale, l’imposta lorda IRPEF, l’imposta netta IRPEF, le detrazioni d’imposta, totale trattenute IRPEF ed addizionali IRPEF.
Presenti anche il calcolo del TFR, che corrisponde all’importo progressivo legato alla liquidazione in caso di rapporto di lavoro.
