Tutto sul Garofano, la pianta che stanno coltivando tutti in Italia

I garofani sono variopinti, luminosi, in qualche modo simili alle rose, e sono perfetti per abbellire il giardino ed il balcone.

Se siete interessati coltivarli, sappiate che si tratta di fiori molto facili da curare in quanto non richiedono grande manutenzione. Ovviamente, come altro fiore o albero che non richiede molto, bisogna fare attenzione ad alcuni accorgimenti per far crescere sana la pianta.

I garofani sono caratterizzati da un doppio strato di petali setosi e se ne possono trovare di diversi colori. Gli steli sono lunghi e robusti.

Questi preziosi e vivaci fiori risalgono all’antica Grecia e all’epoca romana e simboleggiano il fascino e l’amore, venendo spesso regalati in segno di gratitudine e affetto.

Ecco come prendercene cura!

Semina

Quando si seminano i garofani? Il momento migliore sono le stagioni di transizione come la primavera o l’autunno. Il luogo migliore per la loro dimora è un’angolo dove batte la luce solare, in quanto i garofani la preferiscono all’ombra. Se vogliamo piantare semi di garofano annuali si può procedere in due modi: effettuare la semina a marzo in un contenitore o luogo riparato, per poi trasferirli in primavera. Oppure si possono piantare direttamente nel terreno tra aprile a maggio.

Terreno e annaffiature del garofano

I semi di garofano devono essere piantati in un terreno ben drenato, fertile e leggermente alcalinizzato. I semi, inoltre, vanno distribuiti in maniera distanziata tra di loro. La scelta del terreno è cruciale per la fioritura della pianta, perché se troppo fertile o non ben drenato renderà difficile la fioritura e i colori accesi. Nel caso in cui il terreno abbia bisogno di più nutrienti, possiamo ricorrere alla torba.

Le annaffiature per i garofani non devono essere abbondanti, ed è bene effettuare una leggera irrigazione due o tre volte a settimana, ma solo se il terreno è ben asciutto. Infine è preferibile annaffiare in profondità e meno spesso piuttosto che poco e più frequentemente.

Potare il garofano

Le potature, come per la maggior parte di piante e fiori, rappresenta un’operazione fondamentale per mantenere sana la pianta e fiori del garofano. Se la nostra pianta è nelle prime fasi possiamo potarla rimuovendo i fiori e le foglie vecchie per far si che il maggiore nutrimento vada sulle parti sane della pianta.

La potatura deve essere fatta nei mesi primaverili e si procede al taglio degli steli con i fiori al quarto o quinto nodo. Le successive potature di fiori e foglie devono essere effettuate più in alto.

Piantare i garofani

Il luogo in cui piantare il garofano gioca un ruolo fondamentale per la crescita della pianta. Questi fiori vanno piantati in una parte di terreno ben soleggiato, almeno sei re al giorno. In più, è utile aggiungere del compost al terreno per offrire maggiore nutrimento. I garofani possono essere coltivati sia in terrazzo che in giardino, e la temperatura ottimale deve essere compresa tra gli 8 ed i 35ºC.

Naturalmente si può partire dai semi, ma si può anche optare per la riproduzione dei garofani per talea. Nel secondo caso basta scegliere un fiore dal gambo robusto recidendolo vicino alla base, per poi praticare un taglio netto vicino a un nodo vegetativo. Le radici dovrebbero iniziare a crescere entro 20 giorni.

Garofani secchi: cosa fare?

Ogni pianta e fiore ha il suo ciclo di vita, e anche le foglie ed i fiori morenti del garofano vanno eliminati man mano. L’importante è che si eliminano soli i fiori secchi o anche parte del gambo, se anche questo è o si sta seccando.

Se i fiori vengono correttamente essiccati possono essere conservati ed utilizzati in decorazioni per la casa come composizioni e ghirlande.

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