Come si legge la busta paga? Ecco la GUIDA passo-passo

La busta paga è molto di più di un semplice strumento adibito all’evidenza dell’importo devoluto al lavoratore dipendente, coome spesso viene percepito da quest’ultimo, ma è anche qualcosa di idealmente entrato nell’immaginario collettivo al pari di un contratto di lavoro, utile anche dal punto di vista informativo. Il termine deriva dalla “busta” fisica che in passato veniva utilizzata per destinare il denaro presso i dipendenti, solitamente alla fine del mese, oggi viene chiamata anche cedolino paga. Ma come si legge la busta paga?

Come si legge la busta paga? Ecco la GUIDA passo-passo

E’ uno strumento organizzato strutturalmente in modo ordinato ma appare ai più come qualcosa di un po’ difficile da decifrare, spesso consultato principalmente per comprendere l’importo dello stipendio.

La parte in alto è forse quella più semplice da capire, in quanto sono presenti i vari dati anagrafici dell’azienda e del lavoratore, oltre al mese di riferimento, quindi: posizione INAIL e INPS, numero di matricola aziendale, data di assunzione ed eventuale data di fine rapporto, CCNL, qualifica e mansione. Sempre in alto sono presenti informazioni come l’importo della paga base, calcolato dl CCNL di riferimento (chiamata spesso anche minimo tabellare) e l’E.D.R. (Elemento Distinto della Retribuzione) che è una somma mensile di € 10,33 che tutti i lavoratori, esclusi i dirigenti, devono percepire.

La parte centrale è quella dedicata al calcolo effettivo dei giorni di lavoro con tanto di indennità, ossia ore ordinare di lavoro, straordinarie, premi produzione, malattie, ferie, periodi di maternità, eventuale tredicesima e quattordicesima.

La parte finale è “dedicata” al calcolo dell’importo finale, oltre alle varie trattenute fiscali (IRPEF), i contributi previdenziali e il trattamento di fine rapporto (TFR).

Quest’ultimo valore corrisponde al calcolo progressivo della liquidazione, importo che viene erogato in qualsiasi caso in cui viene meno il rapporto lavorativo tra le parti, calcolato in tutte le mensilità lorde maturate diviso 13,5 e l’imponibile TFR che è pari alla somma di tutte le quote maturate anno per anno.

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