L’euro ha avuto un impatto prevedibilmente molto importante per il nostro paese così come per qualsiasi altra realtà che a partire dal nuovo secolo ha scelto di adottare la valuta unica, con tutti i vantaggi del caso ma anche dovendo affrontare una serie di processi di adattamento alla nuova valuta, che indscutibilmente passa attraverso il cambio delle moonete e banconote.
Addio a queste monete dell’euro: incredibile, ecco quali
L’euro a poco più di 20 anni dall’adozione presso le varie nazioni ha già cambiato volto più di una volta, sia nelle banconote, in quanto sono state concepite due “edizioni” degli esemplari in carta moneta, ma anche e soprattutto nelle monete il nostro paese ha rapidamente avuto qualche difficoltà di adattamento.
Il motivo è ovviamente incentrato alla forma di adattamento dalla lira all’euro che ha creato un po’ di difficoltà e malcontento in modo specifico in relazione ad alcune monete, come quelle da 1 e 2 centesimi di euro, che sono state percepite eccessivamente piccole e facile da smarrire, oltre che di valore così risibile da essere considerabili poco utili.
Come avvenuto per le 50 e 100 lire “piccole” adottate per pochi anni agli inizi degli anni 90, queste monete sono state rapidamente considerate poco utili e non più prodotte dalla Zecca italiana sul fiinire degli anni 2010.
Dello stesso avviso anche la Finlandia che ha rapidamente adottato la politica di arrotondamento in via ufficiosa, attraverso gli esercenti che piuttosto in fretta hanno iniziato a non fare uso di queste monete.
Monete che però sono ancora attive e valevoli in campo economico in tutto il continente, anche se l’Unione Europea, anche per una maggiore attenzione ai costi produttivi ed alla praticità di queste monete, sembra essere abbastanza concorde sulla totale abrogazione delle monete da 1 e 2 centesimi di euro, al punto che oltre la metà dei paesi dell’Eurozona si è espressa positivamente.
