Trova queste 20 lire e guadagni €3.000: ecco quali sono

In Italia il ricordo legato alle vecchie lire è ancora molto fulgido, e spesso utilizzato o comunque ricordato con fare nostalgico, in particolare da parte di chi ha effettivamente “vissuto” la lira come valuta in senso stretto, ma anche da parte dei numerosi collezionisti di monete e banconote, anche se non tutti ricorderanno una emissione estremamente diffusa tra il 19° ed il 20° secolo come la 20 lire.

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La 20 lire evidenzia in modo chiaro ed evidente i cambiamenti che si sono palesati nel nostro paese in particolar modo dall’inizio dello scorso secolo. Così tanti che emissioni molto importanti come la 20 lire, fino alla metà del 900 una vera emissione di valore, divenuta in relativamente pochi decenni una di uso comune, utilizzata giornalmente per gli acquisti di tutti i giorni. Le prime 20 lire invece erano emissioni di grande valore.

Ciò è stato dovuto a vari fattori, come l’inflazione ma anche il profondo cambio della  struttura valutaria dopo la seconda guerra mondiale, condizione che ha portato ad un deprezzamento della lira, anche a fronte di un fenomeno simile durante il secondo conflitto mondiale.

Le 20 lire più valevoli dal punto di vista del valore facciale corrispondo infatti a contesti antecedenti a quelli repubblicani, in particolar modo a quelli inerenti alla fine dell’Ottocento, ad esempio la 20 lire con il volto di Umberto I, re d’Italia fino alla sua scomparsa nel 1900.

Una delle emissioni monetarie più ricercate dai collezionisti è proprio questa, sviluppata in oro 900 dal 1879 fino al 1897.

Presente il volto di re Umberto I, dal diametro di 21 grammi e con la raffigurazione del simbolo di casa Savoia sull’altro lato, hanno un valore molto alto, che può aggirarsi tra i 400 euro di un esemplare del 1897 fino ai 3000 euro di uno del 1883, valutazione che comunque può essere ottenuta solo in caso di condizioni di conservazione estremamente buone.

20 lire

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