La Svizzera viene universalmente conosciuta una forma di “diversità” ed “Unicità” politica, commericale ma anche economica di grande livello in Europa, anche in contesti temporali a dir poco “bizzosi” per il vecchio continente, restando sempre fortemente indipendente in quella che viene considerata una antichissima forma di Confederazione tra realtà, note come cantoni, che oggi compongono la Confederazione Elvetica, fortemente indipendente da ogni forma di unità sovranazionale e da sempre emblematicamente neutrale. Il franco svizzero per forza di cose non ha subito grossi cambiamenti strutturali ed economici da molto tempo e dal punto di vista collezionistico anche una moneta non antica può essere molto interessante.
Hai questo vecchio franco svizzero? Ecco quanto vale. “Pazzesco”
La nascita del franco svizzero deriva, manco a dirlo, all’influenza della Francia che durante la rivoluzione con l’instaurazione dell’Ancient Regime, portò la confederazione ad adottare in fasi successive un’unica moneta, dall’inizio dell’Ottocento.
Nella metà del secolo la Svizzera entrò a far parte come membro fondatore, dell’Unione monetaria latina, una delle prime forme di politiche standardizzanti della valuta.
Quelle moderne sono quasi tutte coniate in una lega comune conosciuta come cupronichel, salvo la moneta da 5 centesimi, coniata in cupralluminio, leghe utilizzate interamente almeno dall’inizio del 21° secolo per essere compatibili con i distributori automatici.
Avendo cambiato più volte aspetto e “radicazione”, il franco svizzero può valere anche cifre importanti, ma è bene conoscere bene le condizioni di conservazione di un esemplare.
Ad esempio il “mezzo franco” sviluppato nel pur lungo arco temporale dal 1895 al 1941, possono valere da 15 euro fino a oltre 90 euro se sono in eccellenti condizioni.
Valutazioni ancora più importanti per i franchi svizzero corrispondenti alla prima metà dell’Ottocento, epoca ricca di cambiamenti strutturali ed economici per la Confederazione.
Un esemplare di mezzo franco del 1851 ad esempio può indiscutibilmente valere cifre da 30 euro (buone condizioni generali) fino 200 euro (se in Fior di Conio).
