I gioielli “esistono” nella forma che conosciamo da epoche antichissimi principalmente per “due motivi” principali, il primo è ovviamente inerente ad offrire una forma di oggetto estetico disposto a qualsiasi tipo di ruolo effettivo, la seconda è di tipo economico, in quanto concepire oggetti con materiali preziosi è sempre stata un’ottima idea per “salvare” queste risorse da qualche parte. Non a caso, i metalli e le pietre preziose hanno sempre avuto un valore importante in ambito economico, ancora più totalizzante rispetto alle monete.
Questi antichi gioielli della nonna valgono un patrimonio
Il concetto di gioiello “economico” è sempre evidente e tutt’ora presente anche se negli ultimi secoli molti gioielli hanno avuto un ruolo prevalentemente artistico, parzialmente scollegato dai materiali utilizzati.
Ma quanto vale un vecchio gioiello? Si può calcolare il tutto con una serie di fattori, più o meno evidenti in quanto indubbiamente oro, argento e platino costituiscono un valore importantissimo, in modo particolare se sono presenti carature importanti (come 18 e 24 carati) ma incide anche il tipo di manifattura e lavorazione apportata. In modo specifico spesso quelli realizzati a mano e non semplicemente in serie guadagnano in unicità rispetto a quelli più comuni.
A partire dal 19° secolo ha iniziato ad essere importante anche il marchio di appartenenza, che è sempre presente in maniera più o meno evidente sui singoli gioielli.
Un piccolo gioiello, se presenta un ottimo stato ed è parte di un brand famoso, può valere anche molto di più del semplice corrispettivo del proprio peso in metalli preziosi.
Il web può sicuramente aiutarci a comprenderne la valutazione, anche se solo un occhio esperto può concretamente valutare il valore attuale, in base anche al momento storico.
In linea di massima quindi, pezzi “particolari”, particolarmente ben conservati e che fanno parte di marchi famosi, possono valere anche migliaia di euro.
