Pochi elementi collezionistici e “pratici” hanno riscorso un successo paragonabile a quello del francobollo in senso assoluto, anche perchè per sua stessa natura questo tipo di oggetto, che ha dato via al concetto di affrancatura, è divenuto collezionabile praticamente da subito. Entrare in possesso di un francobollo raro è un po’ il sogno di tutti i collezionisti, ed anche se ci capita tra le mani un “pezzo” particolare, non per forza questo può presentare una condizione di valore economico vero e proprio. Ma quale è il francobollo più raro in assoluto, e quanto vale?
Quanto vale il francobollo più raro in assoluto? La risposta shock
La storia del francobollo non è così antica, in quanto l’idea di sviluppare una forma di valuta economica da apporre direttamente sulla corrispondenza postale così da esentare il destinatario dal pagamento dell’imposta.
Per questo motivo esistono anche oggi vari “tagli” di francobolli, così da coprire i costi della spedizione della corrispondenza, e data la loro natura molto diversificata (ogni nazione ne sviluppa varie tipologie ogni anno), sono divenuti gli elementi collezionabili per eccellenza, al punto che il termine filatelia viene utilizzato in maniera spesso impropria anche quando bisogna riconoscere l’ambito collezionistico dei francobolli.
Ma quale è il francobollo più raro di tutti?
E’ sicuramente il British Guiana da 1 centesimo, un pezzo unico che fa parte di una serie emessa nel 1856 dalla Guyana Britannica in pochi esemplari, per l’allora colonia, oggi dipendenza della corona britannica.
La sua “scoperta” risale a cirica due decenni dopo, opera di un giovane studente che ai tempi lo ha rinvenuto per caso.
Nel corso dei decenni la notorietà di questo pezzo ha permesso un aumento di valore vertigiinoso e ciò ha influito sul prezzo che nel corso di un’asta di circa 10 anni fa ha permesso all’asta Sotheby’s di venderlo al designer di scarpe Stuart Weitzman, che lo aveva acquistato per 9,5 milion di dollari.
Più recentemente il valore è aumentato ancora oscillando tra i 8,3 e i 12,4 milioni di euro.
