Buone notizie per i buoni fruttiferi postali, infatti grazie agli aggiornamenti sui tassi di interesse, sono saliti gli investimenti. Questi buoni sono sempre stati molto amati dagli italiani e finalmente negli ultimi mesi sono tornati competitivi.
L’aumento ha però interessato quelli nuovi, all’inizio, ma ben presto si sono accorti che anche quelli vecchi perdevano il potere di acquisto causata dall’aumento dei prezzi al consumo.
Quindi anche i vecchi sono passati dallo 0,5% al 2%. Proprio per questo motivo sono molti, di nuovo, a sottoscrivere questi buoni. Sono numerosi i buoni fruttiferi presenti nel portafoglio degli italiani. Possono essere sia a breve durata che a lunga scadenza.
Buoni fruttiferi postali 2023: ecco quali sono i miglior di Marzo
Sicuramente però i più ricercati sono quelli a breve scadenza, così da non rischiare troppo. Proprio per non rischiare molti preferiscono investire i loro risparmi in buoni fruttiferi postali piuttosto che in titoli di stato, che anche se hanno un rendimento più alto, sono comunque più rischiosi.
Ad oggi, i più popolari sono il Buono Soluzione Eredità, il Buono 3 Anni Plus e il Buono 3×2 . Questi citati prima sono a breve termine, mente il quello 4×4 è a lunga scadenza. Andiamo dunque a vedere quali sono i migliori di marzo nel dettaglio.
Tra i migliori di marzo troviamo la Soluzione Eredità. Ovvero uno strumento di risparmio a breve tempo, con una scadenza a 4 anni e un rendimento fisso. Non può però essere scelto da tutti ma solo da chi ha un procedimento successorio presso Poste Italiane che riguarda i buoni fruttiferi postali, libretti postali o anche il conto corrente postale. Può essere sottoscritto quindi solo a conclusione dell’iter successorio e fino al 180° giorno. Ha un rendimento del 3%.
Un altro è quello “BFP a 3 anni Plus”, sempre a scadenza breve che anche in questo caso ha un tasso di rendimento fisso e scandendo però di 3 anni. Il rendimento però è dell’1,50%.
A lunga scadenza invece abbiamo il 4×4, che ha un termine di 16 anni. In questo caso il rendimento è passato fallo 0,75% al 3%. Esso è fisso ogni 4 anni e poi tende ad aumentare. Quindi avremo l’1% dopo 4 anni, 1.50% dopo 8 anni, 1,75% dopo 12 anni e 3% dopo 16 anni.
