Oro e argento rappresentano ancora oggi, soprattutto simbolicamente, i “metalli preziosi” anche se da diverso tempo non costituiscono l’unica tipologia ed a ben vedere neppure quella maggiormente “preziosa” se confrontata ad altre risorse, eppure l’argento anche se non nella sua “purezza massima” come quello 800 resta non solo importantissimo ma anche quasi inaspettatamente di grande utilità e valore.
Se hai argento 800 in casa non buttarlo: ecco quanto vale oggi
Il “picco di valore” dell’argento è riscontrabile intorno al 17° secolo, quindi molti secoli fa, ma fin dall’antichità questa forma di metallo è stata concepita e percepita come la qualità appena meno preziosa dell’oro preferita, non a caso disposta ad un utilizzo simile.
Da molto tempo l’argento viene sfruttato per svariati utilizzi e date le doti importanti in fatto di duttiltà e disponibilità. La variante 800 indica una purezza media, che corrisponde ad esattamente l’80 % di metallo puro, mentre il restante 20 % è spesso incentrato sull’utilizzo di altri metalli come il rame, che serve per migliorare la resistenza e l’utlizzo concreto.
E’ una delle forme “domestiche” di argento, in quanto molti oggetti come i vassoi, candelabri nonchè pezzi di argenteria varia come le posate possono essere effettivamente realizzate con questa forma di lega d’argento.
Come tale, è comunque un bene economico che può essere venduto “a peso” e risente delle valutazioni del mercato come per qualsiasi pezzo di argento di apporto maggiore di metallo puro, come lo sterling, definito anche 825.
La valutazione dell’argento è legata a quella dell’oro e fa parte di un mercato comunque molto diffuso ed “utile” sotto molti utilizzi, ed è riscontrabile in tutti i casi dalla presenza di una punzonatura sotto forma di un “800” all’interno di un ovale o di un cerchio.
Attualmente la valutazione è stabile intorno ai 360 ed i 390 euro al chilo, per quanto riguarda l’argento 800 in buono stato.
