Giochi: cosa sono e come funzionano i browser game

L’utilità di Internet appare evidente in molteplici ambiti. Studiare, ascoltare musica, vedere film e… giocare. Fino agli anni ‘90 era quasi impensabile riuscire a fare tutto ciò utilizzando semplicemente un computer e dopo l’avvento della rete era solo questione di tempo prima che qualcuno pensasse a come sfruttare già le primordiali connessioni per giocare. Da svariati anni, infatti, esistono i browser game, dei passatempi tutt’altro che sofisticati, ma divertenti quanto basta per tenere allenata la mente o sfidare anche qualche amico a distanza. Si tratta di giochi che non richiedono un download sul proprio dispositivo, in quanto sfruttano le tecnologie lato client, approfittando del browser e relativi plugin, avvalendosi talvolta anche di componenti lato server, in modo da interfacciarsi appunto con altri utenti.

Certo, sentir parlare nel 2023 di browser game sembra alquanto anacronistico. Ormai il settore videoludico si è evoluto al punto che anche i servizi di cloud gaming che permettono di giocare da remoto sono una realtà. Chi è più in là con l’età, però, ricorderà sicuramente delle ore passate dietro allo schermo per scoprire i segreti di quelle attrazioni virtuali così semplici rispetto ai veri videogame, ma al tempo stesso molto più competitive.

Il bello dei browser game sta proprio nelle classifiche globali o in quelle ristrette alla propria cerchia di amici. Si tratta di giochi gratuiti, che portano introiti agli sviluppatori direttamente dalle inserzioni dei siti che li ospitano e dagli eventuali acquisti operati negli shop interni, che sbloccano contenuti aggiuntivi. Negli ultimi 15 anni buona parte dei browser game ha trovato spazio soprattutto sui social network come Facebook.

Ma quale è stato di fatto il primo browser game della storia? Pare che la risposta a questa domanda sia “Stellar Crisis”, un gioco di strategia per più utenti, ma sconosciuto ai più in quanto all’epoca Internet era un pregio per pochi. Qualche anno più tardi è stato pubblicato poi “Earth: 2025”, mentre nel 1997 è stata la volta di “Hattrick”, che senza troppi fronzoli ha puntato su uno degli argomenti dalla sicura presa: il calcio. All’alba del terzo millennio sono comparsi dunque numerosi titoli in modalità massively multiplayer online e da allora più software house hanno iniziato a dedicarsi a giochi di questo genere. Nel tempo molti titoli si sono guadagnati persino l’attenzione dei media, come quando nacque la concorrenza tra “FarmVille” e “CityVille”, giochi puramente gestionali. Non essere costretti a premere in continuazione i pulsanti in tempo reale.

I browser game non sono comunque gli unici giochi “leggeri” con i quali ci si può distrarre senza impegnare l’hardware di pc e smartphone. Anche nelle sale da gioco digitali e nei casinò di tipo live si trovano delle attrazioni a distanza, per le quali non è necessario installare software a parte, ma basta semplicemente la connessione ad Internet. Insomma, alle volte anche le soluzioni più banali e accessibili si rivelano sufficienti per vivere delle esperienze ludiche valide in compagnia. Lo prova il fatto che ancora oggi i browser sono molto richiesti e intrattengono utenti di tutti i generi, dai più grandi ai piccini.

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