Quando è meglio non mangiare carciofi sott’olio? “Attenzione”

I carciofi sott’olio si possono comprare direttamente al supermercato, ma alcune persone, preferiscono  farle in casa. Questo procedimento si fa con i carciofi di piccole dimensioni, che vengono cotti in acqua ed aceto, poi vengono fatti ascoltare e messi sott’olio con aglio, peperoncino, prezzemolo o origano. Stiamo per periodo più adatto per preparare questi carciofi, dato che si riescono a trovare anche quelli piccoli è molto teneri.

Quando è meglio non mangiare carciofi sott’olio? “Attenzione”

La prima cosa da fare è scegliere proprio un carciofo adatto per questo tipo di preparazione. Dopodiché, bisogna pulirli bene, si devono togliere le foglie esterne, andando a tagliare la parte esterna del gambo e tagliando di netto la parte inferiore dei carciofi in cui sono presenti le spine.

Si devono poi cuocere, in acqua e aceto, con un po’ di sale. Dopo averli cotti, bisogna scolarli e asciugare per poi essere messi in un barattolo di vetro e condirli con l’aglio, il peperoncino, il prezzemolo o l’origano e l’olio. I carciofini si devono far riposare per 1-2 settimane in modo da poterli gustare in tutto il loro sapore. Il problema più grande di tutte le conserve fatte in casa è il rischio di botulino. Tra i pericoli più sentiti c’è appunto il botulino, ovvero un batterio anaerobio, che resiste alle alte temperature e produce una neurotossina parzialmente letale.

L’olio sicuramente riduce la disponibilità di  ossigeno ai batteri, limita anche la contaminazione e isola l’alimento dall’ambiente circostante. Però non esercita nessun effetto per il botulino o altri batteri anaerobi. L’unica soluzione per non rischiare è sottoporre le conserve a particolari trattamenti come l’acidificazione, la salatura o la pastorizzazione.

Il botulino, è pericoloso perché non si vede, infatti le caratteriste del prodotto, non sono molto alterate e quindi la persona non è in grado di accorgersene in tempo.

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