Siamo abituati fin da bambini a concepire le vitamine come qualcosa di estremamente utile, a tratti fondamentale, per “star bene” e per mantenere una forma di buona salute. Si tratta infatti di nutrienti che nativamente hanno funzioni specifiche e devono essere assunte in particolare quando vi è una mancanza specifica, e da questo punto di vista l’importanza della Vitamina E risulta essere essenziale, pur essendo una delle più comuni.
Vitamina E: ecco tutti i benefici e cosa succede se si è in carenza
La vitamina E, conosciuta anche come tocoferolo, è una vitamina liposolubile e che generalmente non ha bisogno di enormi attenzioni dal punto di vista dell’assunzione. Questo perchè si trova in svariati alimenti e viene anche prodotta dal fegato.
In particolare ha una funzione antiossidante, risultando quindi essenziale per lo sviluppo ed il ricambio cellulare e per la protezione del sistema immunitario, in modo specifico è fondamentale durante la crescita e lo sviluppo.
Combatte i radicali liberi ed ha una funzione di “equilibrante” per l’organismo, aiutando quest’ultimo a rispondere ad eventuali malattie comuni, è inoltre dotata di importanti proprietà anticoagulanti la rendono un ottimo alleato contro le malattie cardiovascolari.
Si trova particolarmente nei semi e derivati, quindi olio, arachidi, noci ma anche ortaggi e verdura a foglia larga, anche nel grano e derivati, nel mais ed in generale nei cereali.
La carenza di vitamina E è abbastanza rara nel contesto attuale, e corrisponde in modo abbastanza specifico ad una condizione relativa ai paesi in via di sviluppo. Una carenza tendenzialmente rallenta lo sviluppo cellulare, provoca debolezza ed inibisce l’efficacia del sistema immunitario comportando un indebolimento del sistema nervoso e del metabolismo generale.
In particolar modo in fase di crescita un’assunzione costante (per gli adulti l’apporto giornaliero medio si attesta tra i 8-10 mg).
Altrettanto difficile è l’abuso di vitamina E, che può comunque comportare disturbi alimentari e legati alla tiroide.
