Michele Padovano, chi è: età, moglie, dove ha giocato e cosa è successo

Vi ricordate di Michele Padovano? L’ex giocatore della Juventus che ha terminato la sua carriera a seguito di alcune accuse per traffico di sostanze. Il suo futuro che si prospettava pieno di soddisfazioni ma soprattutto di grandi incarichi è terminato a causa di una parentesi spiacevole che l’ha visto protagonista.

Non tutti ricordano la sua storia, la sua carriera ma in particolar modo l’accusa nei suoi confronti terminata con l’assoluzione a distanza di ben 17 anni. Questa parentesi importante ha cambiato radicalmente la sua vita che oggi ha una piega del tutto inaspettata.

Vediamo insieme chi era Michele, la sua carriera e in che squadre aveva giocato prima di terminare la sua vita da calciatore. In più diamo un occhio anche al suo privato scoprendo chi è la sua foglie e la sua famiglia.

Michele Padovano: carriera, vita privata e cosa è successo

Michele Padovano

Michele Padovano è nato a Torino nel 1966, è un dirigente sportivo ed ex calciatore nel ruolo di attaccante. La sua carriera inizia nell’Asti in serie C2 nella stagione 1985/86, l’anno dopo cambia maglia e decide di vestire quella del Cosenza. Con questa squadra ha vissuto 2 anni in serie C1, e  2 in serie B dove ha sfiorato la promozione in A.

Debutta in Serie A con il Pisa, con 11 reti in 30 partite. Dopo il Pisa ha vissuto le maglie di Napoli, Genoa e Reggiana. Infine, nel 1996 ha vestito la maglia della Juventus, dove venne accolto dai neocampioni d’Italia e dall’allenatore Marcello Lippi.

L’apice della sua carriera arriva con la sua convocazione in nazionale, convocato da CT Cesare Maldini in occasione delle partite di qualificazione contro Moldavia e Polonia.

Il suo debutto lo ha segnato contro la Moldavia vinta 3 a 0 dagli azzurri. Dopo l’attività da calciatore professionista, Michele ha vissuto un’esperienza da manager nella Reggiana nel 2002.

Successivamente coprì il ruolo di direttore sportivo nel Torino. Dal 2006 ha lavorato per l’Alessandria, fino a maggio, quanto venne arrestato con l’accusa di aver finanziato un giro di droga proveniente dal Marocco. Quest’ultimo tra carcere, domiciliari ed obblighi di firma ha vissuto 17 anni d’inferno da recluso.

L’assoluzione per non aver commesso il fatto arriva il 31 gennaio 2023, dopo il ricorso in cassazione venne assolto per non aver commesso il fatto. L’accusa era dovuta ad un prestito fatto da Michele ad un amico, pari a 36 mila euro inconsapevole che il vero finanziatore del traffico dal Marocco era appunto l’amico, per questo l’ex calciatore, venne accusato di compartecipazione all’attività.

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