La 100 lire ha alle spalle una storia molto interessante, apparentemente altrettanto longeva seppur meno rispetto ad altre emissioni storiche, in quanto le più tradizionali e diffuse monete di tale valore facciale corrispondono in modo specifico alla seconda metà del Novecento con la famosa raffigurazione di Minerva.
Queste 100 lire con Minerva valgono €12.000: “pazzesco”
Chi è abbastanza “grande” da avere un ricordo della lira, non potrà che farsi tornare a mente queste emissioni, da sempre molto comuni e sviluppate in 2 versioni, anche se la più conosciuta e apprezzata anche dai collezionisti corrisponde al modello conosicuto come 1° tipo, coniato dal 1955 al 1989. Il secondo tipo è sostanzialmente la stessa moneta da 100 lire con la dea Minerva, divinità della cultura e della conoscenza della mitologia romana (una forma “romanizzata” di Atena).
Molto comune ancora oggi presso i collezionisti ed i semplici appassionati, la 100 lire Minerva è facile da individuare: la divinità romana è raffigurata a figura intera a fianco un albero di alloro, mentre impugna una lancia.
L’altro lato è dominato da una testa femminile di raffigurazione classica rivolta di profilo con tutto intorno la dicitura della repubblica italiana e le “firme” degli autori.
La 100 Minerva più intererssante è sicuramente quella di “Prova”, realizzata in un unico anno, nel 1954 ed in quantità molto limitate, e sono riconosibili sia per l’anno 1954 presente alla base come da immagine ma anche dalla presenza della scritta Prova sul bordo interno, sul lato di Minerva.
Il valore collezionistico è molto elevato e corrisponde alla rarità oltre che alla richiesta. Un pezzo in ottimo stato vale mediamente sui 2500-3000 euro ma alcuni di questi rari esemplari di cui non si conosce la stima, venduti presso aste specializzate hanno anche superato i 10 mila euro di valutazione raggiunta, una cifra estremamente alta considerato lo “status” conosciuto di questa emissione, che è infatti una delle più importanti.
