Il kiwi mantiene ancora oggi quell’aura di frutto tropicale anche se da svariati decenni, almeno dagli anni 80, questo frutto fa parte della normalità, pur restando legato a quella che sembra essere la terra di provenienza, ossia la Nuova Zelanda dove cresce sotto forma di di liane del genere Actinidia, famiglia delle Actinidiaceae. I kiwi sono sottoposti ad una maturazione che prosegue anche dopo la coltura del frutto, ma cosa succede a mangiare kiwi acerbi?
Cosa succede se mangio kiwi acerbi? La risposta toglie il fiato
Anche se sono legati alla Nuova Zelanda, questi frutti sono in realtà originari della Cina, che ancora oggi detiene in larga parte la produzione mondiale in termini di quantità e logistica. La Nuova Zelandaè in seconda posizione ma poco distante c’è Italia, dove soprattutto nel Lazio è coltivato con ottima continuità. E’ un frutto povero di calorie (circa 60 per etto), ricco di antiossidanti, fibre possiede un buon apporto di vitamine, in particolare la C ma anche la K, la vitamina E e la vitamina B9, tutte utili per il corretto funzionamento e protezione del sistema immunitario.
Il kiwi presenta la caratteristica buccia semi vellutata che non cambia colore con la maturazione del frutto (come accade ad esempio per le banane) ma esercitando una leggera pressione sulla buccia è possibile costatare la consistenza. Se la polpa resta turgida ma si muove leggermente, il frutto è arrivato alla maturazione giusta. Se è troppo duro, è ancora acerbo, ed il consumo è fortemente sconsigliato sia perchè tendenzialmente poco dolce ma anche perchè difficile da digerire.
Mangiare kiwi acerbi può infatti comportare, seppur in rari casi, indigestione e blocco intestinale mentre sono abbastanza infrequenti le tipologie di allergie ed intolleranze.
Il kiwi è quindi tendenzialmente sicuro, anche se bisogna assicurarsi sempre in merito alla maturazione del frutto, anche se è troppo molle questo potrebbe già essere fermentato e quindi inadatto al consumo.
