La vitamina B12 è una molecola fondamentale per molti processi dell’organismo che è importante assumere quando carente. Tuttavia, elevati livelli nel sangue di questa vitamina sono stati correlati a una maggiore mortalità. Molte ricerche, negli anni scorsi, hanno evidenziato che la mancanza di vitamina B12 può portare a malattie anche serie, come per esempio anemia e disturbi neuropschiatrici.
D’altro canto, però, si è visto che anche una sua eccessiva concentrazione nel sangue può essere associata a condizioni patologiche: soprattutto nelle persone anziane e in quelle con malattie renali è stata osservata un’associazione tra alti livelli plasmatici di questa molecola e una più elevata mortalità.
Allerta vitamina B12: ecco cosa accade se…
Gli individui con la più alta concentrazione di vitamina B12 nel sangue sono risultati in media più anziani, con un più grande tasso di sovrappeso e una pressione arteriosa più alta, con livelli di glicemia e colesterolo più elevati e una funzionalità renale più cattivo, rispetto a chi aveva raggruppamenti di vitamina B12 normali o basse.
Non è stata all’opposto vista nessuna correlazione rispetto a una possibile storia personale di tumore, malattia renale o disturbi cardiovascolari. osservando tali persone nel tempo, si è visto che un elevato raggruppamento plasmatica di vitamina B12 è risultata legata a una più accresciuta mortalità per tutte le cause. Sono state fatte successive analisi statistiche, per vedere se tale mortalità fosse correlabile all’età più anziana, a tumori, a malattie renali o cardiovascolari.
Poi, nessuna di tali condizioni si è riportata significativa. In altre parole: si è visto che elevati livelli di vitamina B12 sono legati a più grande mortalità in generale, ma non è chiaro quali siano le patologie che determinano questo rischio. A oggi, purtroppo, abbiamo solo risposte parziali. Una teoria è che i maggiori livelli di vitamina B12 nel sangue siano congiunti a malattie del fegato e dei reni e infatti, un fegato malato rilascia in circolo più vitamina B12, e reni malati fanno più fatica a rimuoverla.
Insomma, tale molecola, più che essere di per sé azzardata, potrebbe essere una spia del malfunzionamento di diversi apparati. Concludiamo dicendo che la vitamina B12 non è da aborrire. Quando carente, integrarla è importantissima per impedire e curare disturbi anche gravi, come l’anemia. È invece possibile che, quando comparata ad elevati livelli nel sangue di persone che non ne assumono supplementari, sia un indicatore di disfunzioni subordinati con un più grande rischio di morte.