L’influenza è, come ben sappiamo, una malattia contagiosa che si caratterizza per l’improvviso manifestarsi dei sintomi e per la sua alta contagiosità. L’influenza viene trasmessa da persona a persona attraverso i droplet, ovvero le famose goccioline di saliva.
Quanto dura davvero l’influenza? Esiste un periodo specifico, ecco la verità
La persona malata attraverso la tosse, starnuti o semplicemente parlando, trasmette queste goccioline all’altra persona vicino, infettandola. Il contagio però può essere anche indiretto, ad esempio quando si toccano oggetti infetti e poi la persona si va a toccare con le mani sporche, il naso, la bocca o anche gli occhi. Quando il virus entra nel nostro organismo incomincia a riprodursi.
L’incubazione può essere di diverse ora ma può durare anche fino a due giorni. Questo significa che i sintomi possono anche apparire in pochissimo tempo. Bisogna però precisare che il contagio può avvenire anche quando la persona infetta ancora non mostra alcun sintomo visivo.
Infatti il contagio può avvenire già dopo un giorno ma anche dopo 5/7 giorni o in casi rari anche dopo 10 giorni. I bambini posseggono un sistema immunitario ancora immaturo: per tale motivo nei primi anni di vita tendono ad ammalarsi con più facilità, spesso e hanno bisogno di più tempo a guarire, anche in caso di influenza.
Il nostro sistema immunitario ha una sorta di “memoria” che sin dall’inizio viene preparata per imparare a ribattere alle minacce esterne: tale processo, però, richiede tempo. Come nel caso degli anziani, nei bambini l’influenza può protrarsi più a lungo e si possono accrescere infezioni batteriche, principalmente a livello dell’orecchio e dei seni paranasali, in take ultimo caso nei bambini un po’ più grandi.
Quando ci troviamo dinanzi all’influenza, è indispensabile riposare perché il nostro organismo impiega molte energie nella risposta immunitaria e per recuperarle il sonno e la quiete sono imprescindibili.
