Il rosmarino è una delle piante aromatiche più conosciute ed apprezzate in ambito culinario ma da secoli è ancora utilizzata come spezia ed addirittura come rimedio officinale. Del resto il termine latino corrisponde proprio a Salvia rosmarinus e corrisponde ad una pianta sempreverde molto comune lungo tutta l’area mediterranea e per questo viene considerata essenziale anche nella cultura italiana. Pianta piuttosto adattiva e resistente, può essere facilmente moltiplicata da un rametto, utilizzando una tecnica specifica.
Ecco come avere una piantina da un rametto di rosmarino, il segreto degli esperti
La più comune prevede l’utilizzo del sistema della talea che permette la moltiplicazione e lo sviluppo di una nuova pianta partendo da uno ramo di una già esistente. E’ sufficiente scegliere un ramo sufficientemente giovane e resistente di circa 15-20 cm di lunghezza, avendo l’accortenza di reciderlo in modo preciso, leggermente obliquo con un taglierino.
Dopo aver rimosso le foglie nella parte inferiore del ramo nella lunghezza degli ultimi 5 cm, è sufficiente piantarle lungo quest’area dove non sono presenti foglie. Fino a 3-4 rami possono coesistere nella crescita in un vaso medio, riempito di terriccio magari composto da un terzo da sabbia o altro materiale simile.
Dopo aver interrato le talee bisogna tenerle riparate da forti raffiche di vento e dal sole troppo diretto. Per il primo mese bisognerà mantenere il terreno sempre abbastanza umido ma non zuppo, dopodichè bisognerà ridurre drasticamente le annaffiature fino ad aggiungere acqua solo quando il terreno è asciutto.
Un anno dopo la pianta potrà essere spostata in orto oppure trapiantata in un vaso più grande, magari in terracotta.
E’ bene ricordare che la tradizionale potatura fornisce i rametti utili in cucina ricordando di evitare di tagliare più di un terzo della vegetazione sviluppata dalla pianta operazione che va effettuatata comunque solo quando la pianta è oramai adulta.
