La storia italiana degli ultimi 2 secoli è stata molto ricca di eventi e quantomeno particolare dal punto di vista strutturale e legata a profondi cambiamenti, spesso evidenti anche dalle monete e dalle banconote. Una delle più importanti è sicuramente stata la 500 lire, in particolar modo in due versioni tra le più diffuse come la bimetallica, sviluppata dal 1982 fino al 2001 e la Caravelle, di cui la più famosa è sicuramente la Caravelle “al contrario”.
Ecco quanto valgono le 500 lire con le caravelle al contrario
Emissione sviluppata in un contesto molto particolare, la 500 lire caravelle infatti è stata coniata a partire dalla metà degli anni 50, agli inizi del “boom economico” in ottime quantità fino al 1967, in seguito le tirature sono state più limitate, solo per appassionati.
E’ stata la prima emissione da 500 lire in forma metallica ed una delle ultime italiane sviluppate in argento in senso assoluto, ma se la normale Caravelle oggi non è rara (il valore corrisponde ad una cifra tra i 10 ed i 30 euro), ma la Caravelle al contrario e invece una delle più ambite della storia della monetazione italiana.
Si fa riferimento con questo termine ad una ridottissima quantità di monete di questo tipo coniate nel 1957, ad un anno di distanza dalla grande diffusione. “Al contrario” perchè le bandiere sulle vele delle 3 imbarcazioni raffigurate sono effettivamente spostate a sinistra invece che a destra, dettaglio che fa apparire la navigazione come effettivamente controvento, storicamente comunque possibile per le Caravelle, una forma di nave che era già capace di questa manovra (detta di bolina).
Poco prima della grande produzione fu un ammiraglio della Marina a ravvisare la zecca di questo dettaglio che fu corretto, “spostando” le bandiere a destra.
Oltre a questo dettaglio è anche presente in questo caso la scritta “PROVA” sul margine sinistro della moneta, come da immagine.
Il valore è molto importante in quanto moneta rarissima: un pezzo in buone condizoni vale mediamente sui 5000 euro, ma alcuni esemplari in stato Fior di Conio sono stati venduti anche per 12 mila euro.
