Quante volte nella nostra vita ci siamo imbattuti nel singhiozzo, a volte senza neanche comprendere la causa, ebbene oggi cercheremo di capire appunto le varie cause. Con esso abbiamo spasmi involontari che parlano dal diaframma e successive chiusure della glottide.
Il diaframma è quel muscolo che separa il torace dall’addome mentre la glottide è l’apertura tra le corde vocali, che si chiude per fermare la corrente di aria ai polmoni.
Qual è causa del singhiozzo? Nessuno lo dice, ecco la verità
Il singhiozzo ha un peso maggiore nella popolazione maschile. Veloci episodi di singhiozzo sono parecchio comuni. Il singhiozzo può durare parecchio tempo anche nei soggetti sani. A volte può protrarsi per oltre 2 giorni o anche per più di 1 mese. Tali episodi più prolungati sono chiamati singhiozzo persistente.
Il singhiozzo persistente è abbastanza raro ma sicuramente è quello più fastidioso. A causare ciò è l’irritazione è ’irritazione del nervo frenico, il quale è incaricato di controllare le contrazioni del diaframma. Tale muscolo si restringe aspirando e si distende espirando e se irritato in un punto qualsiasi, dà origine a movimenti ripetuti e involontari che provocano il singhiozzo.
Un episodio del genere può durare in media pochi secondi ma può arrivare anche a qualche minuto. Nei casi di singhiozzo continuo, legato a patologie, il disturbo può perdurare, come già abbiamo detto, per differenti ore e durare anche giorni nei casi più gravi. Si tratta di episodi involontari ed improvvisi. Il singhiozzo casuale e transitorio non deve destare nessuna preoccupazione. Per cercare di farlo passare, come si faceva già 2000 anni fa, si deve trattenere il respiro per 10-25 secondi.
Tale manovra persuade il diaframma a rilassarsi e deve essere preceduta da un’inspirazione profonda. Un altro metodo efficace è quello di bere piccoli sorsi di acqua, bere un cucchiaino d’aceto o di succo di limone, così da stimolare lo starnuto, oppure di mangiare un cucchiaio di zucchero.
