La sterlina è una delle principali forme di monetazione, nonchè una delle più storiche ed incidenti ancora oggi nell’apparato finanziario mondiale, anche se ha per forza di cose perso diffusione e potere con l’approssimarsi del Novecento a causa del minor potere politico ed economico dell’Impero Britannico. Le vecchie sterline, in particolare quelle d’oro sono considerate tra le emissioni più importanti del contestto europeo anche perchè fanno parte di emissioni tra le più antiche ancora attive e coniate con regolarità.
Perché le vecchie sterline valgono così tanto? Ecco la risposta
Le sterline da collzionismo ma anhe da investimento sono infatti da secoli definite sovrane (in inglese il termine è sovereign) in quanto recano una raffigurzione del re o della regina di turno.
Sviluppate per la prima volta nel 1489 sotto il regno di Enrico VII, le prime emissioni avevano una purezza molto elevata, pari a 23 carati, poi ridotta a 22 che è ancora lo standard condiviso oggi. Le sovrane sono state coniate per oltre un secolo con continuità dalla zecca reale, per essere poi “sospese” nella produzione fino all’inizio dell’Ottocento quando dal 1817 la produzione è ricominciata e per la nuova raffigurazione standard è stato incaricato un incisore italiano, Benedetto Pistrucci, che ha concepito ai tempi la tutt’ora immagine di San Giorgio che uccide il drago, mantenuta quasi sempre ancora oggi.
La produzione delle sovrane si è ridotta fino all’inizio del Novecento per riprendere a partire dal secondo dopoguerra.
Dato il lunghissimo regno di Elisabetta II, durato dagli anni 50 fino a pochi mesi fa, quasi tutte le emissioni “recenti” recano il suo volto.
Tra quelle maggiormente importanti dal punto di vista di valore vanno menzionate quelle corrispondenti a periodi particolari come il giubileo del 2002 o del 2012, ossia rispettivamente i 50 ed i 60 di regno.
Tutte le sovrane con Elisabetta II valgono mediamente dai 350 ai 500 euro, mentre queste possono arrivare ad una valutazione fino a 750-800 euro.
