Elemento di transizione nonchè metallo che fa parte del medesimo gruppo di rame ed oro, l’argento costituisce un bene assoluto in termini economici ma anche di duttilità e corrisponde ad una generica forma di benessere anche dal punto di vista percettivo, importantissimo sia nel mercato dell’usato che in quello dell’utilizzo pratico.
Il valore dell’argento usato salirà nelle prossime settimane
L’argento infatti viene spesso considerato alla stregua di una versione “meno preziosa” dell’oro in quanto più disponibile in quantità ed applicazioni, più “utilizzabile” anche per funzioni pratiche in quanto mantiene buona parte delle prerogative dell’oro.
E’ il metallo solido dalle migliori capacità riflettenti, è molto duttile, resistente agli agenti atmosferici ed è naturalmente portato per essere mallneabile come pochi altri. E’ inoltre un eccellente conduttore, migliore del rame (che però costa di meno) nonchè elemento che sembra fatto apposta per le applicazioni di gioielli e finiture oltre rappresentare l’elemento “principe” dell’argenteria.
Ad oggi circa 2/3 dell’argento prodotto non trova applicazioni economiche, ma pratiche, come ad esempio nel campo dell’elettronica, ma anche nella medicina e come elemento fondamentale per i pannelli solari grazie alle importanti capacità riflettenti.
Anche sul mercato dell’usato, proprio per questo motivo, è molto importante ed “ambito” nelle varie tipologie, anche se in Italia per “argento usato” si fa solitamente riferimento alla variante 925, chiamata anche sterling, che è quella maggiormente impiegata per i gioielli di pregio e per la piccola argenteria.
1 kg di argento 925 può valere mediamente dai 460 ai 480 euro, valutazione che potrà subire importanti rincari anche del 15-20 % nelle prossime settimane in virtù di un incremento della richiesta di metalli preziosi come anche l’oro, risorsa che resta anche dal punto di vista economico “correlata” all’argento.
Altra tipologia di lega d’argento impiegata largamente sul mercato dell’usato è l’argento 800, meno “pura” ma che attualmente può far comunque guadagnare circa 370-380 euro al chilo.
