Pensione 2023, quanti anni di contributi occorrono? “Pazzesco”

Molte persone, arrivate ad una certa età, si domandano quando sia possibile andare in pensione, per smettere di lavorare e godersi la vita. Per andare in pensione servono 41 anni di contributi versati, in questo caso non viene considerata l’età del richiedente, oppure 35 anni di contributi e 58 anni di età.

Pensione 2023, quanti anni di contributi occorrono? “Pazzesco”

Ad essere fortunati sono le persone nate nel 1964, che possono andare in pensione a 58 anni di età. Infatti, dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, si potrà richiedere la pensione avendo 41 anni di contributi e 62 anni. Questo vale per tutti i lavoratori dipendenti ma anche per gli autonomi.

Per il 2023, inoltre, si può anticipare la pensione con la Quota 103, che ci permette di anticiparla, se si hanno sempre 41 anni di contributi e un’età anagrafica di 62 anni.

In questo anno, ci sono anche particolari cambiamenti che riguardano proprio le pensione. Ovvero c’è stato un aumento di quelle minime dell’1,5%, alzato al 6,4% per chi ha più di 74 anni. Mentre per il 2024, ci sarà un aumento del 2,7%.

Chi ha un lavoro part time, spesso si chiede se mai potrà vedere la pensione. Questa cosa non incide su di essa, infatti 1 anno da part time è uguale ad un anno a tempo pieno. Ovviamente, cambia la somma di denaro che poi verrà percepita.

Chi va in pensione prima, ha una penalizzazione. Infatti, perderà l’1% annuo se ha tra i 60 e 61 anni e il 2% annuo se si ha meno di 60 anni.

Con 30 anni di contributi e 63 di età, si può chiedere quella anticipata, ma prima di deve eseguire una visita all’ASL che deve valutare la documentazione sanitaria e si deve constatare un’invalidità non minore del 74%.

Per quella anticipata ordinaria, si deve aspettare 3 mesi dai 42 anni e 10 mesi di contributi. Mentre per le donne, è un anno in meno. Ecco dunque cosa cambia nel 2023, per quanto riguarda le pensioni.

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