Da oramai oltre 20 anni in Italia così come nella maggior parte dei contesti europei si fa ricorso all’euro (€) che ha preso il posto della lira e della quasi totalità delle valute precedentemente presenti in Europa, dopo aver concepito l’euro negli anni 90 e poi attualizzato il passaggio vero e proprio a partire dal 2002. Varie e nuove forme di banconota sono divenute immediatamente riconoscibili ed utilizzate come quella da €20, che può anche nascondere un segreto importante, a patto che sia munita di un particolare specifico.
Trova questa banconota da €20 e sei ricco: ecco il suo particolare
La banconota da €20 corrisponde alla variante maggiormente utilizzata dagli italiani, e la situazione è molto simile per il resto dei paesi comunitari che fanno ricorso all’euro. Questo perchè ha un potere d’acquisto intermedio ed anche fisicamente è riconoscibile con una colorazione che vira verso l’azzurro – turchese, che non è cambiata nelle due versioni di questa banconota (oggi è in gran parte diffusa la seconda serie, denominata Europa).
Anche se è un esemplare quindi molto diffuso e comune, esistono “pezzi” rari, riconoscibili dal numero di serie che identifica ogni singolo pezzo, e che quindi dispone la rarità in modo evidente.
La serie più rara resta tuttavia la quella definita Specimen, che corrisponde ad esemplari molto rari, quasi sicuramente mai visti nel concreto dalla maggior parte dei cittadini comunitari perchè concepita esclusivamente per personalità interne alla BCE, spesso in funzione diplomatica.
Le Specimen infatti presentano questa scritta su ambo i lati, disposta in diagonale, che identifica la prima serie, e che corrisponde ad esemplari molto rari e ricercati sul mercato.
Il valore è variabile e corrisponde alla tipologia di banconota: un esemplare da €20 euro infatti di questo tipo può valere senza problemi da 600 euro se in buone condizioni ma se presenta uno stato perfetto pari al nuovo un appassionato potrà spendere fino a 2000 euro.
