La storia del gettone telefonico evidenzia in modo eloquente il processo evolutivo della tecnologia applicata alla comunicazione, in quanto l’oggetto è stato concepito e successivamente diffuso proprio in virtù di una necessità legata all’utilizzo dei telefoni pubblici, dislocati anche nelle cabine telefoniche, altri oggetti oramai caduti in disuso.
Gettone telefonico 7707: ecco quanto potresti guadagnare se lo trovi
In Italia il gettone è stato concepito a pochi anni di distanza dalla fondazione delle prime aziende telefoniche di stato, a partire dal 1924, con la fondazione della Stipel, società che alcuni anni dopo nel 1927 ha sviluppato anche il primo gettone, inizialmente in forma dimostrativa in bronzo o in zinco, che erano stati concepiti per permettere ai visitatori della Fiera Campionaria di Milano di fare uso di questi primi telefoni.
La vera, prima diffusione dei gettoni è riscontrabile a partire dagli anni 30 contesto che ha visto la creazione di questi oggetti che hanno sostituito le monete per la fruizione dei telefoni pubblici. A partire dal 2° dopoguerra sono stati riorganizzati in toto e l’aspetto del gettone è cambiato, diventando uno di tipo standardizzato che è stato impiegato in un formato unico dal 1959 al 1980, anno in cui la produzione dei gettoni è stata arrestata per lasciare spazio alle tessere telefoniche, e poi ai cellulari di li a poco.
Tutti i gettoni dal 59 all’80 recano 4 cifre, che evidenziano l’anno ed il mese di coniatura. Quindi un gettone che riporta la dicitura 7707 è statto effettivamente sviluppato nel 1977, nel mese di luglio, il numero 7.
Quanto può valere?
Abbastanza diffuso, quello corrispondente al marchio UT (Urmet Costruzioni), visibile sulla superficie principale, è un po’ più raro di tutti gli altri e può valere senza troppi problemi dai 5 ai 15 euro se si trova in condizioni particolarmente buone.
La valutazione è molto più alta gli esemplari che hanno alcune particolarità come errori di conio.
