Oggi vedremo come poter capire se si è in sovrappeso. Un valido e facile strumento per valutare lo stato fisico è il BMI, ovvero Body Mass Index, o anche IMC che non è altro che l’indice di massa corporea.
Il BMI è l’indicatore più rapido che ci permette di determinare le fasce di sottopeso, normopeso o obesità nell’adulto.Il calcolo è molto semplice: BMI=peso in kg / (altezza in metri) ².L’OMS ha preparato i valori di BMI per classificare i livelli di peso corporeo legati ad un più grande rischio di accrescere disturbi relazionati.
Come capire se si è in sovrappeso? Ecco come fare secondo i medici
Per quanto concerne i dati, una persona risulta in sovrappeso, e pertanto con un rischio accresciuto di accrescere disturbi associati, se il suo BMI è compreso tra 25 al 29,9. Altro indice valido per la definizione di uno stato sovrappeso è il rapporto di perimetro vita-fianchi.
Difatti, con tale indice, è possibile definire la distribuzione corporea del tessuto adiposo, a differenza del BMI che all’opposto esamina solo peso e altezza come sole varianti per delimitare lo stato corporeo. Stando alle linee guida il giro vita non dovrebbe oltrepassare i 102 cm per l’uomo e gli 88 cm per la donna, mentre il rapporto vita-fianchi dovrebbe essere inferiore a 0,95 per l’uomo e 0,8 nelle donne.
Tali differenze tra uomo e donna si riflettono anche nella discrepanza di ripartizione di grasso corporeo: nell’uomo primeggia l’ammasso di massa grassa specialmente a livello di viso, collo, spalle e addome al di sopra l’ombelico, mentre nella donna l’accrescimento di grasso corporeo si individua a livello delle anche, glutei, cosce e addome sotto ombelico.
Grazie a tali indici è possibile pertanto fare una prima valutazione di sovrappeso o obesità, che deve però essere rinsaldata da una più approfondita analisi della combinazione corporea totale e anamnesi da parte di un nutrizionista che andrà a stimare da cosa discende l’aumento di peso.
Oltre agli indici visti, è possibile rendersi conto che si sta accrescendo troppo di peso osservando dei cambiamenti in diverse azioni che si è soliti fare quotidianamente, come per esempio, far più fatica a fare le scale o giungere con il fiatone, più grande complessità nell’abbassarsi o allacciarsi le scarpe e così via.
