Fai attenzione quando mangi i fagioli in scatola: ecco perché

I fagioli sono dei legumi che a loro volta sono una grande fonte di grandi sostanze come proteine, fibre, acidi grassi insaturi o grassi buoni, vitamine e minerali, tra cui il ferro. Rappresentano un saporito sostituto della carne, ma cucinarli può anche essere oscuro.

Per quelli secchi tra ammollo e cottura necessitano perlomeno 10-12 ore. E visto che sono indispensabili questi lunghi tempi di preparazione, in parecchi li acquistano precotti e conservati nei barattoli di latta. Ma quasi sempre i consumatori si domandano se i legumi in scatola siano sani e se conservino immutate le loro caratteristiche.

Fai attenzione quando mangi i fagioli in scatola: ecco perché

I fagioli in scatola posseggono essenzialmente quasi la stessa composizione nutrizionale dei legumi freschi, rispetto ai quali sono più sicuri dal punto di vista microbiologico. Difatti, sono scottati in acqua bollente prima di essere realizzati e poi sterilizzati. Pertanto non sono più sottoposti all’aggressione di parassiti e batteri, parecchio comuni all’opposto nei legumi freschi. Però, diversi studi sottolineano come nei piselli in scatola si bipartisca l’attività antiossidante.

In questo caso è molto meglio utilizzare i piselli surgelati, dato che in essi non solo il valore nutrizionale, ma anche il gusto vengono conservati in una ottima percentuale. Poi, il fatto che i legumi siano mantenuti in un liquido a base di acqua e sale, ne incrementa in maniera importante il contenuto in sodio, che in misura accresciute può implicare gravi conseguenze come un accrescimento della pressione arteriosa, problemi ai reni e anche a carico dell’apparato cardiocircolatorio.

Per diminuirlo è fondamentale lavare i legumi in scatola sotto l’acqua corrente prima di mangiarli. Il vero e proprio da seguire è quello di leggere bene l’etichetta e ispezionare la presenza di possibili additivi, sale e zucchero aggiunti e in quali misure sono presenti. Poi è meglio prediligere marche che racchiudono meno sale ed evitare quelle che arrecano zucchero e glutammato monosodico al prodotto.

Infine è importante esaminare l’origine del legume, ovvero il luogo di coltivazione. Quasi sempre i legumi acquistati nei supermercati giungono dall’estero. Un aspetto che sicuramente non va a favore della qualità e della salubrità, dal momento che il tipo di coltivazione dei legumi utilizzato in Paesi lontani è tanto differente rispetto a quello italiano, per un più grande uso di sostanze chimiche, come pesticidi o altri concimi poco naturali.

POTREBBE INTERESSARTI