Indifferentemente dalla condizione economica di una realtà precisa, i mutui sono ancora la forma di strumento maggiormente impiegato per ottenere una quantità di denaro sufficiente per l’acquisto di un bene sufficientemente cospicuo in termini di valore, come ad esempio l’acquisto di una casa, da “scontare” attraverso questa forma di finanziamento. Com’è noto a tutti, i tassi sui mutui sono sostanzialmente le varie forme di interessi, regolarizzate generalmente dagli istituti di credito dalla quale si è ottenuto l’accordo, che vanno pagati a cadenza regolare fino al completamento dell’operazione, ed in buona parte dei casi questi tassi sono influenzati dalle tendenze economiche e politiche di una realtà come l’Italia. Ma quando scenderanno i tassi sui mutui?
Quando scenderanno i tassi sui mutui? Ecco cosa ci aspetta
In questo inizio di 2023, la BCE, la Banca Centrale Europea ha dovuto aumentare di 0,5 % in linea di massima i tassi sui mutui, principalmente per contrastare i vari problemi economici come l’inflazione.
Da 3% il tasso sale quindi al 3,5%, questo significa fisicamente un aumento momentaneo ma spesso cospicuo in modo specifico per chi ha aperto da non troppo tempo un mutuo a tasso variabile, che corrisponde spesso alla tipologia maggiormente selezionata.
I mutui a tasso fisso non palesano una forma differente, in quanto in corrispondenza di costi maggiori e maggiori restrizioni possono godere di una rata che non cambia mai nel corso del tempo.
Questo porta invece ad un aumento anche di diverse decine di euro sulla rata di un mutuo “medio” a tasso variabile, ma secondo molti analisti si tratta di una condizione delicata ma comunque in controllo, pur in un contesto a dir poco di emergenza dal punto di vista economico: aumentare i tassi è una mossa impopolare ma che serve anche per non generare reazioni peggiori da parte del mercato.
Secondo molti l’attuale condizione, comunque meno grave rispetto ad altre palesate nel corso dell’ultimo ventennio dovrebbe tornare alla normalità nella seconda metà del 2023.
