Il Superenalotto è sotto molti punti di vista simbolico perchè permette di far “sognare” milioni di Italiani, fin dal suo primo sviluppo datato 1997. Nel corso degli anni questa forma di lotteria ad estrazione, estremamente popolare e comune anche perchè la società adibita alla concezione, ossia la Sisal, è riuscita a renderlo continuamente interessante ed appetibile per varie categorie di giocatori.
Ecco il trucco per vincere al SuperEnalotto: scopri il segreto degli esperti
Il Superenalotto è infatti in continua evoluzione e cambiamento, in quanto la prima tipologia di regolamento era ancora molto legata al concetto di estrazione sui numeri del lotto ed era composta dai primi numeri estratti delle ruote delle varie città italiane.
Solo successivamente sono stati concepiti nuovi schemi ed un nuovo regolamento che dal 2009 è di fatto quello attuale. Se il sogno è ovviamente quello di fare il 6, che proprio recentemente ha portato alla vittoria “condivisa” dell’altissimo montepremi di oltre 371 milioni di euro attraverso un sistema.
Statisticamente il Superenalotto è una delle forme di lotterie ad estrazioni più complicate come probabilità di vincita: fare il 6 è infatti molto difficile (la probabilità è di 1 su 622.614.630), per questo motivo sono diversi i sistemi ed i trucchi che possono aiutarci a ridurre questa probabilità.
Oltre ai vari sistemi, come quello integrale, ossia che permette di giocare un numero maggiore di numeri per riuscire ad indovinare la giusta sequenza (questa formula permette di giocare 6, 7, 8, 9 o 10 numeri, con relative 1, 7, 28, 84 e 210 diverse combinazioni) oppure di una quota di in sistema che avrete maggiori probabilità di centrare il jackpot, la stessa metodologia che ha permesso di ottenere la vincita più corposa, condivisa attraverso 90 vincitori, è statisticamente una buona idea affidarsi ai numeri meno giocati che sono, secondo vari rilevamenti 46, 59, 79, 32, 60, 34, 76, 78, 62, 61.
Buona idea, anche se non necessariamente efficace, affidarsi ai numeri ritardatari, anche se è bene non “focalizzarsi” su quelli preferiti troppo a lungo.
