Se è sicuramente vero che qualsiasi forma di bene economico può essere effettivamente impiegato nell’ambito collezionistico, quest’ultimo concetto trova ampio credito in forme di contesto molto conosciuti come possono essere quelli delle monete, banconote e francobolli mentre i titoli di stato sono spesso considerati meri strumenti finanziari e poco più. Ma in alcuni casi i buoni postali possono rivelarsi inaspettati strumenti di guadagno.
Buoni postali, se hai uno di questi in casa sei ricco: “pazzesco”
I buoni postali corrispondono a forme di obbligazione messi a disposizione dalla Cassa Depositi e Prestiti, che fin dalla fine dell’Ottocento risultano essere molto impiegati dai comuni cittadini per ottenere una forma di “ritorno” in termini di guadagni complessivi, disponendo su uno di questi strumenti finanziari una parte delle proprie finanze così da generare un guadagno progressivo in base al tempo trascorso.
Oggi sono ovviamente ancora disponibili, ed anche se tutti presentano una scadenza, oltre il quale il guadagno basato su cedole si interrompe, può subentrare l’aspetto collezionistico.
Ad esempio alcuni cittadini hanno rinvenuto alcuni buoni postali risalenti agli anni 40 durante il periodo del secondo conflitto mondiale: un anziano signore ha ritrovato un vecchio libretto regalatogli in gioventù dai genitori dal valore iniziale di 1000 lire ma che n el corso del tempo tra interessi legali, di rivalutazione e capitalizzazione è arrivato a superare i 40 mila euro di valore.
Ogni caso però è a se, anche se lo stato riconosce il concetto di titolo di stato anche molto dopo la scadenza di quest’ultimo ed anche se il bond risulta essere particolarmente datato, può subentrare il termine di prescrizione, che rende il buono non “finanziariamente” inquadrabile.
E’ sempre una buona idea far controllare ad un esperto un eventuale esemplare, ricordando che il mercato degli appassionati è attivo anche in quest’ambito ed un buono postale d’annata può comunque scatenare l’interesse ed eventuali offerte anche per centinaia di euro.
