Anche chi non è in possesso di un conto corrente o di una forma di carta prepagata, avrà molto probabilmente chiaro il concetto di prelievo di contanti, spesso chiamato in maniera un po’ generale come Bancomat, anche se magari non si fa strettamente utilizzo dell’omonimo circuito. “Fare un bancomat” resta infatti anche nel linguaggio comune una forma generale per definire una qualsiasi operazione presso lo sportello telematico ATM, condizione che però fin dal secolo scorso ha iniziato a palesare una certa criticità in ambito delle varie forme di truffa.
Attenzione alla truffa dello sportello bancomat: ecco cosa succede
Al netto di tantissima informazione relativa, sviluppata in primis dalla maggior parte degli istituti bancari nella volontà di mettere in guardia i titolari da ogni forma eventuale di raggiro, questi sono sempre in evoluzione oppure rappresentano una forma “raffinata” ed ottimizzata di vecchi sistemi.
Cadere in un tranello non è così difficile, ed a farne le spese sono proprio i nostri soldi che possono essere rubati sia fisicamente sia attraverso il furto di dati, ad esempio attraverso la clonazione della tessera.
Si passa dai raggiri che funzionano attraverso la distrazione, che porta ad esempio la vittima a distrarsi il tempo necessario così da permettere ad un complice di sostituire la tessera al momento giusto, fino a trucchi più tecnologicamente affermati come uno skimmer, ossia un dispositivo inserito in prossimità della fessura dove siamo soliti inserire e ritirare la tessera.
Lo skimmer viene modificato in una funzione “cattura informazioni”, per questo non deve per forza essere effettuato il furto “fisico” della tessera. In questo caso conviene sempre attenzionare con cura eventuali ATM manomessi, così come la presenza di eventuali piccole fotocamere, piazzate con l’intento chiaro di “rubare” il PIN durante la digitazione.
Sempre diffuse le forme più tradizionali come il lebanese loop che prevede il blocco della possibilità di ritirare la tessera o i contanti, attraverso un semplice pezzo di metallo o plastica disposto in prossimità della fessura disposta al ritiro di tessera o denaro.
