Avere un conto in banca, il “nome generico” del conto corrente, definisce una forma di strumento finanziario che ha come caratteristiche principali la possibilità di gestire, “stipare” ed organizzare il denaro nelle forme più tradizionali, anche se nelle varie tipologie sussistono anche altri elementi e capacità. Con la diffusione del conto in banca gratuito spesso ci di dimentica che come per qualsiasi altra operazione finanziaria, l’apertura e la gestione di un conto è determinata da diverse tipologiee di clausola e qualche obbligo.
Se hai un conto in banca fai attenzione a questa clausola
La clausola è tendenzialmente utilizzata tra la diffusa terminologia come uno strumento che permette di soddisfare esigenze, privilegi, diritti, scadenze o obblighi specifici una volta che si è firmato un contratto specifico, e che può essere impiegata da una delle parti interessate per far valere una propria posizione.
In particolare nel contesto attuale sono le clausole vessatorie che vanno assolutamente evitate in senso assoluto quando si parla di conto, perchè sono quelle che se presenti escludono da qualsiasi responsabilità della banca per fatti che non siano direttamente imputabili ad essa.
Per fare qualche esempio è sufficiente prendere cura del contratto, disponibile in ogni caso via tramite filiale ma anche attraverso l’home banking, e controllare se sono presenti forme di clausola che consente alla banca di chiudere ogni tre mesi i conti correnti con saldo debitorio, così come quella che porta l’istituto di credito alla revoca di un fido in tempi eccessivamente brevi e con un preavviso altrettanto breve.
E’ altrettanto “non regolare” la clausola che consente alla banca di chiudere ogni tre mesi i conti correnti con saldo debitorio.
In qualsiasi occasione, come ribadito, in cui la banca presenta qualche forma di clausola che di fatto la “esenta” da responsabilità, è da considerare illegittima, e per questo si può procedere ad una richiesta formale presso l’antitrust.
