Il contesto delle diete, intese come forme alternative di regimi alimentari, spesso legate ad una volontà di regolarizzare il proprio comparto alimentare anche per perdere peso, ha avuto una graduale affermazione e normalizzazione nel corso delle ultime decadi. Impossibile quantificare precisamente il numero di tutti i regimi alimentari, ma uno in particolare è risultato essere particolarmente divisivo, ossia la forma chiamata dieta chetogenica, da alcuni considerata una eccellente possibilità di perdere peso, da altri estremamente dannosa in quanto non concepita per tale ruolo.
Dieta Chetogenica: fa male? ecco tutta la verità su questa dieta
Viene così chiamata una forma di dieta che prevede un apporto molto ridotto di carboidrati ed una maggiore di grassi così da stimolarae l’organismo grassi e chetoni come carburante vero e proprio, in una vera e propria forma sostitutiva dei nutrienti. L’apporto di carboidrati deve essere non superiore ai 50 mg al giorno, così da stimolare lo sviluppo dei chetoni come il beta-idrossibutirrato, l’acetone e l’acido acetacetico.
Va assolutamente attenzionata nell’utilizzo anche perchè la tipologia di apporto alimentare può effettivamente provocare una carenza anche importante dal punto di vista nutritivo.
Gli effetti, contestati dalla comunità scientifica, in linea di massima se portati avanti da parte di un organismo sano non sono dannosi se la dieta chetogenica viene effettuata su brevi periodi, mentre risulta potenzialmente nociva per chi soffre di preesistenti disturbi del comportamento alimentare o di qualche malattia come il diabete.
Uno dei problemi della dieta chetogenica risiede negli effetti limitati anche nella funzione che spesso viene considerata principale: essendo stata concepita nel secolo scorso da parte di alcuni medici, tende a far passare il senso di appetito con facilità ma non risultando adatta come regime alimentare a cadenza continua e prolungata, anche gli effetti dimagranti non sembrano confermarsi a lungo.
In linea di massima è sempre meglio consultare il proprio medico prima di decidere.
