Attenzione, queste banche italiane sono a rischio crollo: ecco quali

In linea generale il contesto economico e temporale attuale non indica propriamente una forma di fiducia percepita ed effettiva nei confronti degli istituti di credito, condizione resa ancora peggiore dalle reali difficoltà che svariate banche anche molto importanti stanno palesando in questi ultimi mesi, con le crisi legate alle realtà considerate stabili come Silicon Valley Bank e Credit Suisse che hanno subito enormi perdite se non addirittura il fallimento. Viene da chiedersi anche naturalmente la condizione legata alle banche italiane e sulla loro eventuale “tenuta”.

Attenzione, queste banche italiane sono a rischio crollo: ecco quali

In realtà secondo svariati analisti la situazione pur problematica non è così pericolosa in Europa, Italia inclusa, rispetto agli States: indice di liquidità delle realtà comunitarie rispetto a quelle delle altre nazioni,  USA in testa sono comunque considerate affidabili (l’indice di liquidità indica la capacità effettiva da parte di un istituto di credito rispetto agli impegni presi), anche se i mercati finanziari hanno ovviamente subito “la botta”. Il rischio maggiore è infatti inerente alla mancata possibilità da parte di una banca di riuscire fisicamente a tenere fede agli accordi fatti e di essere in grado di ripagare il debito pattuito.

In Europa l’indice di liquidità supera il 170 % quindi una forma di “tetto” di sicurezza più che adeguato a gestire anche una crisi di livello superiore a quella palesata, con le dovute differenze, negli Stati Uniti. Trattandosi quella europea di una situazione comunitaria gestita dalla Banca Centrale Europea, la condizione appare meno allarmante rispetto al principio.

Per stabilità, l’Italia dal punto di vista bancario è piazzata bene, quindi in linea di massima si possono considerare sicure le nostre banche, anche se alcuni analisti tendono a consigliare una forma di stabilità maggiore tra quelle che fanno ampio ricorso alle obbligazioni, ossia i bond (titoli di stato). Di contro è addirittutra possibile citare alcuni istituti bancari come quelli considerati più stabili tra quelli italiani in base al parametro  Pillar 2: Credem, Mediolanum, Mediobanca, Intesa Sanpaolo, FinecoBank , Unicredit.

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