La colazione al bar per parecchi italiani è un rito indispensabile che consente di cominciare la giornata nel migliore dei modi. Oggi vedremo cosa è meglio tra due grandi classici di questo pasto: caffè o cappuccino.
Colazione: meglio il cappuccino o il caffè? Ecco lo studio
Partiamo dal secondo, questa è sicuramente la bevanda a base di latte più richiesta in Italia, non solo al bar ma anche nelle colazioni domestiche. Un ottimo cappuccino è composto da 125 ml di latte e 25 ml di caffè con copiosa schiuma e messo in tazza bassa e larga.
La schiuma dovrà ulteriormente rivestire un terzo circa della tazza. Per farlo non è essenziale fare la schiuma e questo permette essenzialmente e tutti ti poterlo bere serenamente anche a casa. In pratica si presenta come una specie di cappuccino senza schiuma.
Macchiato, normale, espresso oppure lungo il caffè, all’opposto, insieme al suo compagno di viaggio cappuccino, è un devoto compagno di conversazioni. In Italia raffigura un vero e proprio rito e può essere delimitato a tutti gli effetti: la bevanda più amata dagli italiani.
Studi recenti comprovano infatti che il caffè e il cappuccino muovono al bar un volume di affari pari a 6,6 miliardi di Euro con un consumo di 47 milioni di chilogrammi di miscela. I numeri sono interpretabili in 175 tazzine di caffè e cappuccini serviti in media, al giorno, da un bar italiano, per un guadagno giornaliero di 184 Euro.
Per quanto riguarda il gusto l’amarezza e l’acidità di solito derivano dal tipo di caffè, ovviamente. Il sapore del caffè di solito diminuisce nel momento in cui si aggiunge il latte. Il cappuccino è noto per il suo gusto forte.
Il cappuccino è risaputo per il suo gusto audace e ricco, che ti aspetteresti da qualunque espresso. Dunque non vi è un alimento che sia meglio dell’altro ma va a preferenza da gustare entrambi nelle pause e nei momenti di relax.