“Non comprare questo pesce!”: attenzione, ecco quale evitare al supermercato

Ogni donna si preoccupa sempre di acquistare per i suoi figli e la sua famiglia prodotti sani e genuini. Spesso però ignora che dietro ad un certo alimento ci sono rischi di tossicità più o meno elevata. A volte si tratta di alimenti pericolosi a causa dei conservanti, nitriti o nitrati. Altre volte sono i metalli pesanti che con l’andar del tempo si accumulano e creano danni all’organismo.

Evita di acquistare al supermercato questo pesce!

Ci sono dei cibi che invece sono contaminati a causa dell’inquinamento, atmosferico o batteriologico, quindi pericolosi dal punto di vista microbiologico. In particolare ci sono alcuni pesci che è bene evitare di acquistare al supermercato. Il prodotto ittico più pericoloso è risultato quello di provenienza spagnola. Sono stati rinvenuti livelli tossici di mercurio. Nel pesce francese invece è stata rilevata la presenza di anisakis, un verme parassita che provoca dolori addominali, vomito, nausea e diarrea. Ricordiamo che l’unico modo per neutralizzare le larve di anisakis sono la cottura a 60°C per almeno dieci minuti ed il congelamento.

Ancora i mitili o meglio denominate cozze. Siamo ancora nell’ambito dei prodotti provenienti dalla Spagna. Nel caso delle cozze, il batterio rilevato più frequentemente è l’escherichia coli, il batterio intestinale che nel 2011 provocò una nefasta infezione in Germania, a causa di una mutazione genetica. Inoltre il pesce Pangasio, importato dal Sud est Asiatico. Parliamo in particolare di quel pesce che si trova spesso nei discount nel reparto surgelati. Somiglia un po’ al merluzzo ma costa molto meno.

E’ un ottimo alimento, a patto che sia sano. Attenzione però a quello che proviene dal Vietnam, perché in esso sono stati rilevati metalli pesanti. A questi si aggiungono anche: tonno rosso, gamberi tropicali, salmone d’allevamento e selvaggio (Atlantico), pesce spada, merluzzo nordico, squali e razze. E’ meglio evitarli perché la loro pesca o allevamento, così come vengono praticate oggi, sono un pericolo per l’ambiente. Purtroppo si fa un grande uso di pesce spada, tonno, gamberi, calamari, seppie e anche il pesce persico in arrivo dall’Africa.

Questi pesci dal ciclo vitale lungo, hanno tutto il tempo per accumulare, nel proprio corpo una gran quantità di metalli pesanti. E’ meglio preferire i pesci dal ciclo vitale breve, quindi le specie che si riproducono velocemente. Per tre validi motivi: vivono poco, quindi non hanno il tempo di assorbire metalli pesanti e altre schifezze che poi noi ci mangiamo insieme a loro. Costano poco e in tempi di crisi risparmiare è un bel vantaggio. E’ più difficile che incappino nel pericolo estinzione, soprattutto se pescati nelle giuste quantità.

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